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Caso Anac e i poteri ridotti a Cantone, Delrio: "Se c'è stato errore, va corretto"

ROMA. "Abbiamo voluto convintamente un ruolo molto importante per l'Anac nel Codice degli appalti per contrastare il fenomeno della corruzione nei lavori pubblici. Il testo che abbiamo proposto non interveniva sui poteri dell'Authority".

Lo afferma - in un'intervista al Messaggero - il ministro delle Infrastrutture, Graziano Delrio, che aggiunge: "Dico solo che se è stato fatto un errore tecnico, va corretto nel primo strumento legislativo utile".

Il ministro risponde anche ad una domanda sulla manutenzione per impedire i cedimenti dei cavalcavia, spiegando che "la spesa di manutenzione straordinaria necessaria è almeno di 500 milioni l'anno. In passato la media è stata di solo 150-160 milioni" e "nel 2016 abbiamo bandito gare per 1,6 miliardi per la manutenzione straordinaria decuplicando i fondi. Le abbiamo fatte proprio per colmare il gap".

Delrio precisa che "in teoria i viadotti come quello crollato due giorni fa non hanno bisogno di manutenzioni" e "sarà la magistratura ad accertare". Per quanto riguarda i tempi: "ragionevolmente in due o tre anni si riesce a fare tutta la programmazione necessaria".

Per quanto riguarda il referendum dei lavoratori Alitalia, il ministro è "in attesa vigile" e ribadisce che ha torto chi ritiene che in caso di bocciatura del piano lo Stato possa intervenire: "Lo Stato potrà solo fare un'amministrazione straordinaria e per pochi mesi, il tempo di accompagnare la compagnia alla liquidazione".

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