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Fresco di Oscar, Casey Affleck: non chiamatemi "il fratello di"

LOS ANGELES. Casey Affleck, fresco di statuetta per la sua interpretazione in Manchester by the Sea si sente finalmente parte della comunità di Hollywood che sino a ieri lo considerava «il fratello di».

Ben Affleck, due volte premio Oscar (per Will Hunter, genio ribelle e Argo) è in sala ad applaudirlo.

«È stato bello averlo vicino, era emozionato. Ho visto le sue lacrime e per un attimo ho pensato che il mio discorso di accettazione era brutto abbastanza da farlo piangere, ma probabilmente era emozionato. Non per vantarmi ma credo che siamo gli unici due fratelli ad aver vinto un Oscar».

Si sbaglia però: i fratelli Coen infatti hanno già vinto entrambi una statuetta ed altri fratelli sono saliti sul palco degli Oscar negli 89 anni di storia del premio.

Casey e Ben si sono abbracciati prima di salire sul palco.

«No, non mi ha dato nessuno consiglio su cosa dire. Mi ha solo abbracciato. E prima mi ha solo detto di divertirmi e di essere me stesso. Ho imparato molto da lui perchè è passato attraverso molto in questo lavoro. Alti e bassi. È stato sottovalutato ma alla fine ha provato quanto è bravo. È stato per me un enorme vantaggio vedere qualcuno che ami e conosci così bene, navigare queste acque prima di te, acque che possono essere burrascose, infide e qualche volta odiose. Ho davvero imparato molto da lui ma stasera mi ha solo abbracciato».

È un altro famigliare a dargli qualche grattacapo durante la serata:

«Mi sono scordato di ringraziare mio figlio che mi ha telefonato due minuti dopo e ha subito sottolineato che non l'avevo nemmeno menzionato, e il mio cuore è sprofondato».

Ma com'è che un gruppo di amici di Boston, si sono ritrovati tutti ad essere attori di serie A a Hollywood. Tutti con uno o più Oscar fra le mani?
Casey Affleck lo aveva spiegato tempo fa:

«La voglia di fare questo mestiere ci è arrivata dallo stesso insegnante di recitazione al liceo, è stato lui, Jerry Speca, a inculcare questa passione in molti di noi, me, mio fratello, Matt Damon. Così un giorno, io e un mio compagno di liceo, abbiamo lasciato la scuola e Boston per Los Angeles. È stato un periodo difficile. Andavo a fare orrende audizioni per pessima televisione spazzatura. Un giorno mi sono detto: 'Ok, recitare non fa per me'. Ho fatto le valige e sono tornato a Boston. E proprio lì, nella mia città, ho fatto l'audizione per Da Morire, il film della svolta».

Era il 1995.

Ventidue anni dopo Casey Affleck regge un Oscar fra le mani.

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