
PALERMO. Torna l'idea di elezioni dirette anche per le ex Province e per le città metropolitane. Il vice capogruppo di Forza Italia all'Ars, Vincenzo Figuccia, ha appena depositato negli uffici di Palazzo dei Normanni un disegno di legge che modifica la riforma che ha abolito l'elezione diretta nelle ex Province, ora Liberi consorzi, sostituendola con il voto di secondo livello, mentre i sindaci di Palermo, Catania e Messina sono di diritto sindaci delle aree metropolitane, in linea con la legge Delrio.
La norma Figuccia prevede l'apertura delle urne sia per l'elezione dei consiglieri sia per quelle dei presidente dei Liberi consorzi e dei sindaci delle tre aree metropolitane. L'ipotesi di ripristinare il voto diretto piace in modo trasversale sia in ambienti della maggioranza sia in quelli d'opposizione. Le elezioni di secondo livello sono in programma a fine febbraio, quando scadranno i commissari già sotto proroga. Se davvero si dovesse raggiungere un accordo sul voto diretto è probabile una ulteriore proroga dei commissari in attesa dell'ennesima modifica alle ex Province.
«Va modificata la legge regionale 15 del 2015 sulla riforma delle province reintroducendo l'elezione diretta del presidente e del sindaco metropolitano. Credo che all'Assemblea regionale siciliana non sarà difficile trovare un accordo in tal senso tra le forze politiche», dice Figuccia. «È il momento giusto per varare queste modifiche normative che metterebbero fine alla impasse creata dalle cervellotiche norme fin qui volute dal governo Crocetta - aggiunge - In questo modo si tornerebbe alla vera partecipazione popolare affidando responsabilità precise agli eletti. Solo così nei liberi consorzi e nelle città metropolitane ci sarebbero interlocutori
validi con i quali affrontare temi come la manutenzione di scuole e strade e il miglioramento dei servizi gestiti da questi enti».
10 Commenti
Antonina
10/01/2017 18:21
Mi sembra un ottima riforma È giusto che la scelta vada fatta dalla popolo ed ai loro rappresentanti vengano affidate responsabilità e compiti
Antonia
10/01/2017 21:48
Bravo Figuccia lei ha sempre idee che mettono al primo posto i cittadini e la possibilità di farsi rappresentare in modo libero.
fifetta
10/01/2017 21:55
Bravo Figuccia, una riforma molto importante. La legge sulle ex provincie rappresenta un'altra tragedia del governo Crocetta che ha disatteso le regole della democrazia e della libertà.
Paul
10/01/2017 21:57
incredibile come ancora si possa pensare di governare un paese facendo gestire tutto a questi pseudopolitici antidemocratici e senza rispetto per il popolo, onorevole Figuccia non smette di lottare.
art
10/01/2017 22:06
Il popolo ha il diritto di scegliere da chi essere rappresentato Figuccia , lei con questa non ha paura del confronto che sia il popolo ha scegliere !
gianni
10/01/2017 22:11
il popolo mortificato, questa riforma darebbe al popolo libertà di scegliere da chi farsi rappresentare,bravo Figuccia
Bertoldo
11/01/2017 08:32
Ma la vogliamo finire? Ancora con 'ste province? Questa classe politica, in questi anni, si è dedicata con passione, ad una sola cosa: salvare le province. E' l'unica cosa che interessa loro. Ai cittadini interessa ben altro. Le province stavano già sparendo e nessuno, proprio nessuno ne sentiva più la mancanza.
Nitto
11/01/2017 12:27
Questa volta Grillo aveva ragione! L'abolizione delle Provincie era una truffa!
Antonio 2
11/01/2017 13:30
Province o ex, ma a cosa servono se non a dare soldi e poltrone ai soliti noti?
Paco
12/01/2017 07:20
Allora potevano lasciare tutto come era. Stu casino per cosa?
bini
12/01/2017 07:51
A giudicare dai pollici versi non sembra avere consensi la proposta di Figuccia. Tenere in vita un ente inutile come le province che serve solo a pagare stipendi a raccomandati è solo uno spreco inutile di risorse.