BOLOGNA. Come a Palermo, anche a Bologna ci sono degli indagati per presunte irregolarità nella raccolta firme a sostegno del Movimento 5 Stelle.
Si tratta di un'inchiesta che ipotizza a carico di quattro persone la violazione della legge elettorale in occasione delle Regionali 2014, un fascicolo nato da un esposto di due militanti.
PALERMO. "Dalla parte della gente solo per carpirne le firme? Da Palermo sembra prendere corpo questo nuovo stratagemma. Non solo firme false, ma anche ignari cittadini avrebbero visto usare dai 5 stelle le firme apposte per il referendum sull'acqua per altri scopi. È sempre più Grillopoli". Lo afferma Ernesto Carbone, della segreteria nazionale del PD.
"Grillo, Di Maio e Di Battista evitano di rispondere e si autoassolvono. Qui non si tratta di episodi, ma di una strategia coordinata, fatta di bugie che ricalca quanto avvenuto a Quarto", conclude Carbone.
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