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"Trolls", Elisa rivela: io vittima dei bulli, la musica mi ha salvato - Video

ROMA.«Doppiare un film animato è stata la realizzazione di un sogno». Parola di Elisa, per una volta prestata al cinema, 'voce" della vitalissima e (quasi) sempre ottimista Principessa Poppy in Trolls di Mike Mitchell e Walt Dohrn nuovo approdo al cinema dal mondo dei giocattoli, per Dreamworks, nelle sale italiane dal 27 ottobre con 20th Century Fox, una settimana prima dell'uscita Usa. Stavolta a debuttare sono gli allegri pupazzetti dai capelli folli e multicolori creati nel 1959 dal danese Thomas Dam.

Ne è venuta fuori un'action comedy sulla felicità adatta anche ai bambini più piccoli (lo slogan è "il film più felice dell'anno"), in cui la musica ha un ruolo fondamentale. A dare la voce al protagonista maschile, l'unico troll un po' cupo (ma realista), Branch, è Alessio Bernabei.

La musica, spiega Elisa, «mi ha salvato da bambina. Alle elementari due compagni mi bullizzavano praticamente tutti i giorni. Capita spesso a chi è sensibile e vive un pò nel proprio mondo. Io poi ero anche molto emotiva e superpacifica. Non mi era semplice comunicare con gli altri. Ho iniziato a fare musica molto presto e per me era più facile esprimermi così piuttosto che parlare».

Anche Bernabei, che non esclude un ritorno a Sanremo nel 2016 («Ci stiamo pensando»), era un bambino particolare: «Odiavo il calcio, ero un pò macabro, amavo il cinema di Tim Burton e andare a giocare nei cimiteri, mi piaceva guardare le foto delle lapidi». Per Trolls «ho colto l'occasione al volo, è un film che fa trovare la felicità anche agli adulti - dice -. Poi l'originale lo doppia Justin Timberlake (anche produttore musicale del film, ndr), uno dei miei miti musicali, e grazie al film ho avuto anche modo fdi conoscerlo».

Per entrambi, comunque non è stata facile come prova: «Il direttore del doppiaggio, Fiamma Izzo è stata fondamentale, mi ha aiutato a trovare la giusta misura tra il rappresentare bene Poppy e la mia vocalità» dice Elisa, che ha rischiato di perdere quest'opportunità «per colpa di una laringite. Ma mi sono imbottita di pillole omeopatiche e ce l'ho fatta».

Tra i brani che interpreta, una versione in originale di 'The sound of silence" e in duetto con Bernabei una rielaborazione italiana di True colors di Cyndi Lauper, accolta da un applauso a scena aperta all'anteprima a Roma piena di bambini. Elisa ha molto apprezzato il messaggio del film: «cioè che la felicità è dentro di te, basta solo che qualcuno ti aiuti a trovarla».

Nella storia, i sempre allegri Trolls, devono difendersi dai Bergen, sempre tristi e convinti che solo mangiando le colorate creature saranno anche loro felici Nella Costituzione americana, il diritto alla felicità è stato sancito nella Costituzione, «penso perchè è un popolo che veniva da una lunga storia di violenze.

In Europa certe cose le diamo più per scontate - dice la cantautrice -. Noi italiani poi si pensa, che la felicità ce l'abbiamo nel dna. Sappiamo riunirci, e siamo fra i popoli con i più alti tassi di solidarietà. Nelle difficoltà ci dimostriamo una massa compatta, mentre non sappiamo difendere i diritti dei singoli e questo ci rende piuttosto ingovernabili. Comunque secondo me siamo in ripresa, soprattutto grazie ai giovani».

I Bergen, per Bernabei 'riflettono molto la nostra società, un pò cupa e depressa. Non ci sta mai bene niente, a livello sociale e politico«. Tra i messaggi della storia c'è anche quello di »non lasciare nessuno indietrò: «mi piace molto - dice Elisa che sarà in tour da novembre -. Magari fosse vero. Basti pensare a come sta l'altra metà del mondo».

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