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Manovra, osservazioni dell'Ue? Renzi: possono scrivere, ma la legge di bilancio non si cambia

Matteo Renzi a Bruxelles - Fonte Ansa

ROMA. Sono pronte le osservazioni dell'Ue sulla manovra? «Non ne abbiamo parlato. Però il tema non cambia assolutamente niente. Potranno scrivere, come si fa sempre, una lettera per chiedere maggiori spiegazioni». Lo ha detto il premier Matteo Renzi a Rtl 102.5. «La legge di bilancio non si cambia: se l'Ue avrà osservazioni da fare ascolteremo ma questa manovra ha il deficit più basso degli ultimi dieci anni: gli sforzi li stiamo facendo e vogliamo dare un segnale ai cittadini non alle tecnocrazie di Bruxelles», aggiunge.

«La sostanza della manovra non cambia. La manovra dà due miliardi in più alla sanità, e questi non sono nè di destra nè di sinistra. La manovra parla di questioni concrete e questo non cambierà per niente. E quante volte abbiamo parlato di Equitalia, non solo Equitalia, ma della filosofia che c'era dietro: ecco questo dal 2017 finalmente sparisce. Insomma la legge di bilancio c'è. Non si cambia», lo ha detto il premier Renzi, parlando delle possibili osservazioni Ue sulla legge di bilancio italiana.

Non ci sarà un bilaterale di Matteo Renzi con il presidente Jean Claude Juncker sulla manovra a margine del vertice europeo cominciato ieri. Al termine della prima giornata, rispondendo ai giornalisti che chiedevano conferma di un incontro ipotizzato per quella che appariva essere la missione più importante a Bruxelles, dopo la visita a Washington, Renzi ha detto di aver «visto durante la riunione» il presidente della Commissione. Ma, ha puntualizzato, «non c'è un bilaterale, non è previsto e non ci sarà. Trovo però molto importante - ha sottolineato - che sia stato approvato quel testo venuto dalla proposta italiana in base il quale si deve riconoscere lo sforzo di quei governi che stanno subendo di più l'immigrazione. E quindi mi pare che sia un bel passo in avanti».

La manovra appena varata ha però già sollevato i dubbi di Bruxelles. Senza una svolta entro il fine settimana, già lunedì l'Italia potrebbe vedersi recapitare il primo avvertimento della Commissione. Ma il presidente del Consiglio, parlando nel pomeriggio con gli eurodeputati Pd, ha rivendicato che ora l'Europa deve prendere una nuova direzione e deve essere la famiglia progressista a guidarla. Ai 'dem' ha riferito della visita alla Casa Bianca. Lasciando il summit ha ribadito di «condividere tutte le parole di Obama», soprattutto sul fatto che «dobbiamo insistere sulla crescita e non sull'austerity, su un modello di mondo fondato sul coraggio e non sulla paura».

«Non c'è nessun condono: chi ha preso la multa la deve pagare. A chi dice che il governo sta facendo i condoni o aiutando gli evasori, rispondo che ha fatto nel 2015 il miglior risultato negli ultimi sessant'anni: oltre 14 miliardi dalla lotta all'evasione. Dire che aiutiamo gli evasori è senza alcun riferimento alla realtà. Eliminiamo un meccanismo, quello di Equitalia, che era punitivo per il cittadino - prosegue Renzi -. Basta con Equitalia come 'killer' dei cittadini, deve essere un consulente».

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