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Nazionale, Ventura "sprona" Balotelli: "Deve essere continuo"

ROMA. C'è la Spagna che incombe ma anche un Mario Balotelli che si sta riprendendo la scena. Giampiero Ventura però non si scompone, anzi si dice pronto alla sfida con quella che definisce «la nazionale più forte del nostro girone, ma non è una gara decisiva, solo molto importante». E pronto anche ad aprire un domani le porte all'attaccante che si sta rilanciando a Nizza.

Certo, non bastano poche partite giocate e qualche gol però «come dissi già il primo giorno non si discutono le sue qualità tecniche ma tutto il resto. Io però non ho preclusioni di alcun tipo verso nessuno, in questo gruppo non ci sono senatori bensì giocatori importanti ma, e non mi riferisco a Balotelli ma in generale, bisogna averne i presupposti. Ho mandato a Mario la pre-convocazione - prosegue il ct - perchè lui ha ripreso a giocare e a segnare, ora però bisogna dare a tutto questo continuità». È messaggio spedito dal ct all'attaccante, fornire garanzie di continuità in campo e fuori. Nel frattempo l'espulsione che lo ha riguardato nell'ultimo turno di campionato e tanto ha fatto discutere in Francia a sua difesa potrebbe essere revocata: l'arbitro Thual ha ammesso l'errore nell'ammonire per la seconda volta Balotelli nel match Nizza-Lorient ed è pronto a testimoniare a suo favore.

I pensieri di Ventura però guardano anche altrove. A iniziare ovviamente dal match con la Spagna in programma giovedì a Torino allo Juventus Stadium: «Sono sicuro che ci sosterrà come fa con la Juve in ogni partita. Quando ho incontrato Barzagli per la prima volta in azzurro gli ho detto 'Per fortuna che questa volta stai dalla mia partè. Ecco, mi aspetto che giovedì lo sia anche tutto lo Stadium. Per il resto - sorride - mi arriveranno tante richieste di biglietti da parte di amici». La Spagna è più di un test per la sua Italia: «Una Spagna che per giunta è diversa da quella vista agli Europei: Lopetegui, che stimo molto, ha portato adrenalina e ne ha cambiato il modo di stare in campo. Però se l'Italia gioca al 99% nulla ci è precluso».

Non mancano però gli intoppi per il ct partendo dalla squalifica giovedì di Chiellini. Toccherà quindi ad uno tra Ogbonna, Astori e Romagnoli se però quest'ultimo smaltirà la botta alla coscia rimediata sabato: oggi il difensore, dopo gli esami, non si è allenato facendo terapie e resta monitorato come pure l'acciaccato Verratti, tanto che con la Spagna dovrebbe toccare a De Rossi. «Se i due sono complementari? Nel nostro contesto sono alternative» risponde il ct azzurro che, prima di discettare di tattica e calcio con i cronisti a taccuini chiusi al termine della conferenza, è apparso ottimista su Pellè: l'attaccante si è sottoposto stamani ad accertamenti per un dolore alla caviglia ma nel pomeriggio si è allenato regolarmente in gruppo. Ventura poi si sofferma su Florenzi («Il suo problema è che fa troppi ruoli») e fa capire che ad ora l'Italia continuerà a giocare con il 3-5-2 potendo contare sull'affidabilità della difesa juventina. Questo significa che gli esterni alla Berardi dovranno ancora attendere così come l'applicazione, in questa Nazionale, del modulo 4-2-4 che da sempre piace a Ventura.

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