
ROMA. Pressing dell'Ue sull'Italia sul fronte migranti. "I picchi negli arrivi degli ultimi mesi" in Italia - si legge nel documento su ricollocamenti e reinsediamenti della Commissione Ue - "hanno dimostrato che l'attuale capacità di 1600 posti nei quattro hotspot operativi (Pozzallo, Lampedusa, Trapani e Taranto) non è sufficiente. L'Italia dovrebbe accelerare l'apertura degli hotspot aggiuntivi già annunciati".
"Laddove possibile - si legge nel documento - strutture di ricezione adeguate dovrebbero essere previste con urgenza anche in quei porti che non diventeranno a pieno titolo hotspot". Dato l'elevato numero di minori non accompagnati che sbarcano in Italia, aree dedicate, così come un'assistenza particolare dovrebbero essere offerte in tutti gli hotspot - si afferma - ed il trasferimento alle strutture di accoglienza di prima e seconda linea dovrebbero essere completate nel più breve termine possibile".
Inoltre, "anche se non c'è un termine legale limite, la regola dovrebbe essere che i migranti siano trattati nel più breve tempo possibile e entro un massimo di 72 ore". Attualmente nessun minore non accompagnato è stato ricollocato dall'Italia verso altri Paesi. Attuare la procedure è una priorità chiave poiché circa 3000 minori non accompagnati (soprattutto eritrei) sono potenzialmente candidabili ai trasferimenti. Uno Stato membro ha già mostrato interesse ad un progetto pilota. In tutto sono 20.500 i minori non accompagnati arrivati in Italia da gennaio.
L'Ue ha intanto annunciato che la Germania ricollocherà mille rifugiati al mese. Il commissario Ue all'Immigrazione Avramopoulos ha lodato Berlino e anche il Belgio che si è impegnato per 100 al mese dall'Italia e 200 dalla Grecia. Quindi ha spiegato di non voler interferire col referendum sulle quote di migranti in Ungheria: 'riguarda future decisioni - ha detto - che dovranno essere prese'.
8 Commenti
barbara
29/09/2016 08:47
USCIRE URGENTEMENTE DALL'UE, DICHIARARE FUORI LEGGE L'ISLAM, ED ESPELLERE TUTTI I MUSULMANI
Soul
29/09/2016 11:32
barbarè senti a me, fai prima tu ad uscire.
honhil
29/09/2016 09:27
L’Ue pretende che l’Italia, e, soprattutto, gli italiani, la fascia più debole degli italiani, si fanno carico di questo caos che, oramai, finalmente, è chiaro a tutti che è una miniera d’oro per le coop rosse e bianche. Che, peraltro, grazie alle prefetture non hanno l’obbligo di certificare le spese. Così sono certificati gli incassi e non le uscite. Una vera pacchia.
Lino
29/09/2016 09:58
Mah, ho l'impressione che a Bruxelles ci sfottono. E' una mia impressione?
barbara
29/09/2016 12:12
Purtroppo sanno che in Italia ci sono alcuni ABITANTI , che sono Contro gli Italiani e quindi possono chiedere qualunque cosa a favore dei clandestini
Saro
29/09/2016 09:59
Barbara, per favore, non dire così, altrimenti la Boldrini si turba e si mette a piangere.
barbara
29/09/2016 11:58
Piangono anche gli ANTI ITALIANI pro islamici dei centri sociali. Dovrebbero essere espulsi anche questi
Khmer nero
29/09/2016 12:40
In Parlamento europeo avranno di certo il vino a gratis! Nessuno, Italia esclusa, vuole accogliere altri "rifugiati" e questi bontemponi chiedono l'apertura di altri hotspot. Spero che siano ubriachi, in caso contrario si tratta di lucida ipocrisia.
xud
29/09/2016 19:49
A queste condizioni allora lasciamoli a mare anche se inumano ma visto che siamo solo noi gli ospitanti. Per quanto in tutto questo ci sono anche qui i magna magna dei contributi
Funambolo
30/09/2016 09:52
Ma i guerrafondai da tastiera l'hanno capito che se scoppiasse davvero una guerra sarebbero i primi a soccombere?
Totonno
30/09/2016 14:06
Notizie sicuramente gradite alla maggioranza delle persone. Fare di tutto per accogliere sempre più clandestini. Infatti, come il nostro amato governo sa bene, arrivano incessanti appelli da tutte le categorie sociali e da tutti gli strati del popolo italiano, senza alcuna differenza di censo e di casta, per una crescita sempre più decisa di posteggiatori abusivi, ambulanti abusivi, mendicanti di tutti i generi, prostitute, ecc. ecc. come se gli indigeni nostrani, già appartenenti a dette categorie, fossero troppo pochi e quindi vi è la pressante esigenza di incrementarle.