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"Life support", anche in Sicilia il progetto per le maxi emergenze - Video

PALERMO. Si chiama “Life support emergency management” ed è il nuovo progetto per gestire le maxi emergenze anche in Sicilia. E’ stato presentato questa mattina a villa Magnisi nella sede dell’Ordine dei medici a Palermo. Un progetto che nasce per la prima volta in Italia un’alleanza istituzionale tra la Regione siciliana e gli Ordini dei medici siciliani mirata alle maxiemergenze come terremoti, alluvioni, imponenti sbarchi di migranti e incendi di vaste dimensioni.

“Quello presentato oggi è un modello a rete per la gestione delle maxi emergenze da offrire al resto del Paese che può fare scuola nella gestione delle maxi emergenze – spiega l’assessore regionale Baldo Gucciardi alla Sanità – La rete mette in sinergia professionalità diverse come quella della protezione civile, degli ospedali e del 118. I nostri professionisti non temono confronti in materia di Salute rispetto agli altri. Il nostro sistema sanitario è salito al nono posto tra quelli italiani, persino davanti quello dell’Umbria. Il nuovo piano sanitario sarà formato da una rete di ospedali in sinergia, dal più grande al più piccolo. Non ci sarà una classificazione per importanza ma solo per le professionalità le quali lavoreranno all’interno di ogni presidio e faranno la differenza nella gestione delle urgenze. Rispetto ai posti letto noi in Sicilia ne abbiano oltre 18 mila che devono essere ridistribuiti nel territorio. Gli ospedali pubblici e privati devono lavorare sullo stesso piano”, conclude Gucciardi a margine dell’incontro.

Il progetto si sviluppa lungo quattro direttrici. Una prima linea d’intervento è la formazione. Una trentina di corsi saranno realizzati in stretta collaborazione con l’assessorato regionale alla Salute, il 118 e il dipartimento della Protezione civile regionale. Saranno formati infermieri, psicologi, assistenti sociali, soccorritori e altri specialisti che si rendono necessari.

Una seconda linea del progetto prevede la copertura dei soccorsi nei comuni geograficamente più difficili da raggiungere dal 118. A supporto dei  medici di Medicina generale nei Centri operativi comunali.

Una terza azione è indirizzata a mettere i comportamenti di tutti gli attori della gestione sanitaria tra medici di Medicina generale, pediatri, psicologi, assistenti sociali, associazioni di volontariato, 118, ospedali che intervengono dal territorio.

La quarta direttrice prevede l’istituzione di “Emergency group Regione Sicilia”, cioè un gruppo d’intervento medico regionale destinato innanzitutto al supporto sanitario nelle situazioni speciali di grande emergenza, ma anche laddove ci sia uno squilibrio tra le risorse sanitarie disponibili e il numero delle persone da soccorrere e sostenere. L’obiettivo sarà la creazione di una vera e propria sala operatoria da campo fornita di tutti i tipi professionalità sanitarie, capaci anche di effettuare operazioni chirurgiche.

Immagini di Marco Gullà

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