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Ospedali, il piano non piace a Crocetta: "Si ingolfano le strutture delle città"

Gucciardi con Crocetta

PALERMO. Metterà sul tavolo le proprie perplessità sul piano dei tagli negli ospedali siciliani. Incontro tra Rosario Crocetta e l’assessore alla Sanità, Baldo Gucciardi e invito esteso anche gli alleati del Nuovo Centrodestra “a una maggiore coerenza” su una materia tanto delicata.

Dopo l’emergenza rifiuti, che lo ha tenuto impegnato per tutta l’estate, il presidente della Regione prova a portare a Palazzo d’Orleans anche il tema della sanità. Sotto accusa il piano che Gucciardi ha concordato col ministero per ridurre posti letto e primariati: ne viene fuori un taglio di 150 reparti che comporta i declassamento di una trentina di ospedali a presidi di base.

E’ un piano che non piace a Crocetta: “C’è la necessità di avviare un confronto. Oggi pomeriggio ne parlerà direttamente con Guccciardi. Bisogna andarci cauti con i tecnicismi e valutare operazioni tanto delicate anche sul piano pratico. Depotenziando gli ospedali di Cefalù e Mistretta, per esempio, si indebolisce l’intera fascia tirrenica. Dove andranno a curarsi le popolazioni di quet’area? C’è il rischio di ingolfare gli ospedali delle grandi città”.

Crocetta avverte il problema sociale che si incastra a quello politico. E punzecchia il Nuovo Centrodestra, partito del ministro Lorenzin (da cui arriva l’input a tagliare) “ma anche del sottosegretario Simona Vicari che in questa fase è una dei leader della protesta che è scoppiata sul territorio per l’ospedale di Cefalù. Ma è una protesta che si sta indirizzando contro l’assessore Gucciardi, quando invece l’interlocutore mi sembra lo Stato. Tutto questo è paradossale, non può andare così. La Vicari intervenga sul ministro e ci aiuti. Serve più coesione ai partiti della maggioranza”.

Intanto Gianpiero D’Alia, presidente della Commissione bicamerale per le questioni regionali e deputato di Area Popolare. prende le distanze e attacca: “Non si può mandare in subbuglio l’intera regione su bozze di riordino della rete ospedaliera che non sono ufficiali e che soprattutto non sono passate al vaglio della commissione sanità del Parlamento siciliano”.

“A lasciarmi perplesso – spiega D’Alia – non sono solo i tagli e i declassamenti che vanno trapelando in questi giorni ma il deficit di trasparenza e condivisione che ha caratterizzato la genesi del nuovo piano ospedaliero”.

“Discussioni carbonare su temi come la sanità sono inaccettabili” ribadisce l’ex ministro che aggiunge: “fermo restando l’applicazione del dm 70, mi auguro non solo che il piano venga rivisto per individuare una rimodulazione della rete più efficace in grado da garantire una sanità pubblica estesa a tutti ma che la discussione questa volta sia trasparente, condivisa e soprattutto istituzionalmente corretta”.

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