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Lumia: sui Nebrodi la vendetta della mafia, i terreni demaniali non più ai boss ma ai giovani onesti

Il senatore Beppe Lumia

PALERMO. Giuseppe Antoci presidente del Parco dei Nebrodi non è solo. Lo scandisce a chiare lettere il il senatore del Pd Giuseppe Lumia, componente della commissione parlamentare antimafia il giorno dopo l’attentato. Già da ieri “Sono state rafforzate tutte le misure di sicurezza al massimo per proteggere la sua vita”, assicura Lumia.

In un atto ispettivo al ministro dell’Interno e ai vertici delle forze dell'ordine il senatore del Pd Giuseppe Lumia chiede di inviare sui Nebrodi reparti speciali come i 'cacciatori' del reparto speciale dei carabinieri di Calabria e Sardegna e di avviare indagini sofisticate patrimoniali per sequestrare e confiscare tutto ai mafiosi di quest'area.

“Queste mie proposte sono attualmente in fase di valutazione da parte del Governo, delle forze dell’ordine e della Magistratura e io mi batterò perché esse vengano applicate nel giro di pochi giorni”. Lumia sottolinea anche l’importanza di fare i nomi e i cognomi delle famiglie mafiose "come quelle dei Galati, Giordano, Bontempo Scavo, Mignacca, Batanesi, Conti Taguali, Costanzo, Foti Belligami".

Il senatore Lumia spiega chiaramente quanto Giuseppe Antoci, ma anche il presidente dell’Esa siciliana (Ente di sviluppo agricolo) Francesco Calanna si siano esposti in prima persona per togliere ai boss locali terreni dello Stato di cui si erano impossessati indebitamente: “Grazie a una sentenza del Tar i boss non hanno potuto più fruire dei terreni statali, regionali o comunali che in passato erano riusciti a prendere in concessione a 30 euro per poi usufruire di fondi europei per l’allevamento o la coltivazione. In questo modo ogni ettaro di terreno fruttava loro 3.000 euro, senza che poi nessuno realizzasse coltivazioni o allevamenti di alcun tipo. La sentenza del Tar infatti impone a chi fa richiesta dei terreni attraverso un bando di presentare una dettagliata documentazione antimafia. Questo ha permesso di cominciare a togliere ai boss i terreni e affidarli invece a giovani cittadini onesti”. Questo secondo il senatore Beppe Lumia è uno dei tanti motivi che ha fatto scatenare l’ira dei boss locali conto il presidente Antoci.

“Non bisogna sottovalutare la forza militare della mafia - continua Lumia - che nonostante abbia interesse a muoversi sul piano politico-economico continua ad avere il suo braccio armato. Io starò vicino ai sindaci del territorio dei Nebrodi fin da sabato prossimo, quando mi recherò a Sant’Agata di Militello. Qui farò i nomi e i cognomi dei boss che sono considerati la terza mafia in ordine d’importanza dopo quella di Palermo e Catania. Io ritengo che invece l’organizzazione mafiosa che c’è nel territorio dei Nebrodi sia da tenere bene d’occhio perché è la più antica e ben radicata anche grazie alle nuove tecnologie”.

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