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A Roma esordio facile per Serena Williams , adesso tocca ai big

Serena Williams

ROMA. Un martedì senza particolari sorprese, con l'esordio facile nel tabellone femminile della n.1 Serena Williams (superata in due set la tedesca Friedsam), va in archivio al Foro Italico, lasciando spazio a quello che si annuncia come un vero e proprio mercoledì da leoni. Domani agli Internazionali Bnl d'Italia scenderanno infatti in campo tutti i migliori tennisti del circuito.

Il torneo maschile vedrà protagonisti in successione sul Centrale prima Federer (contro il giovane talento tedesco Zverev), poi il campione uscente Djokovic (col qualificato francese Robert), quindi lo spagnolo Nadal (opposto a Kohlschreiber). Campo differente invece per l'ultimo dei 'fantastici quattro', Murray, che sul Grandstand incrocerà la racchetta col kazako Kukushkin per dimostrare di aver assorbito senza conseguenze la fine del rapporto di collaborazione con la Mauresmo.

"Per due anni penso che i risultati siano stati buoni. Quando lei è arrivata nel team, stavo facendo veramente fatica, non stavo andando bene. La mia fiducia era bassa e stavo andando nella direzione sbagliata - le parole del campione scozzese -. Poi Amelie è arrivata nel team e i miei risultati sono decollati. Voglio dire, per me, il tempo che abbiamo speso assieme è stato positivo. E' solo un peccato che non sia riuscito a vincere uno slam, perché era quello che volevamo entrambi".

Quello che invece cerca Nadal è l'8° sigillo sulla terra rossa romana. A sbarrargli la strada troverà però a metà strada quasi sicuramente Djokovic. "Se sono contento del possibile quarto con Nole? No, non sono contento di poterlo incontrare così presto - confessa il maiorchino -. Il polso fasciato in allenamento? Ho avvertito un fastidio a Madrid, nulla di più. Sono sicuro che non è nulla di serio. Sto bene e sono felice di essere qui ancora una volta. Mi sento pronto per l'inizio del torneo e farò del mio meglio. Roma non è speciale solo per me, ma per tutti i giocatori. Se questo non è un posto speciale, non so quale possa esserlo. E' un torneo storico del circuito, uno dei più importanti. Per me poi è speciale perché qui ho vinto tante volte".

Chi sembra non avere particolare fortuna col Foro Italico è invece Federer, reduce dal forfait a Madrid per i problemi alla schiena e ora a rischio ritiro prima del match con Zverev. Lo svizzero, unico a non presentarsi in conferenza stampa alla vigilia dell'esordio, ieri ha infatti dovuto rinunciare all'ultimo momento all'esibizione col capitano della Roma, Francesco Totti, per una sessione serale di fisioterapia e solo all'ultimo deciderà se presentarsi in campo.

Nessun dubbio viceversa su Novak Djokovic che difenderà il titolo senza alcuna distrazione: "Il Roland Garros? Sarebbe una mancanza di rispetto per il torneo e per tutte le persone che vengono a vederci pensare a un altro torneo, quindi non fatemi domande su Parigi perché sono concentrato su Roma. Spero di portare avanti l'alta qualità delle prestazioni avuta per tutta la settimana a Madrid per andare il più lontano possibile".

Per l'Italia ennesima giornata nera con le eliminazioni di Volandri (ko in tre set con lo spagnolo Ferrer), Lorenzi (sconfitto dall'altro iberico Bautista Agut) e della cugina della Pennetta, Giovine, battuta dalla statunitense Mchale. Domani toccherà agli unici 'superstiti' Andreas Seppi e Roberta Vinci tenere alti i colori azzurri nelle sfide contro il francese Gasquet e la britannica Konta che mettono in palio il pass per gli ottavi di finale.

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