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Madonie, abbattuti trenta cinghiali in un mese: nuovo stop per colpa della neve

La carne è stata destinata all’autoconsumo, ma in futuro potrebbe essere venduta

 

PALERMO. Nuovo stop al piano di abbattimento dei cinghiali nel territorio del Parco delle Madonie. A fermare le attività stavolta sono state le condizioni metereologiche delle ultime settimane. «La presenza di neve soprattutto nella zona delle Alte Madonie ha costretto a interrompere gli appostamenti – spiega il presidente dell’Ente Parco, Angelo Pizzuto - contiamo di riprendere a fine febbraio». Trenta finora gli esemplari abbattuti in poco meno di un mese e sono in arrivo anche dei grandi recinti per agevolare la cattura degli animali.

Dopo le varie pastoie burocratiche che hanno causato un ritardo nel loro avvio, le attività per il contenimento dei suidi selvatici delle Madonie hanno quindi subìto un nuovo arresto e questa volta a fermare gli interventi ci ha pensato la neve.

 

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