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Blitz a Bagheria, anche Renzi plaude: "Grazie a chi rifiuta ricatti"

Il presidente del consiglio Matteo Renzi

PALERMO. «Grazie al coraggio di chi rifiuta ricatti, grazie a Carabinieri e inquirenti. Bagheria non è cosa loro». Anche il presidente del consiglio Matteo Renzi si esprime sul blitz che ha portato all’arresto di 22 persone a Bagheria per estorsioni. Il premier ha scritto un messaggio su Twitter.

«È una grande operazione, quella denominata Reset 2, importantissima sotto due aspetti. La gente, gli imprenditori onesti, quella stragrande maggioranza di persone che vede nella mafia la fine di ogni possibilità di riscatto e di sviluppo, è scesa in campo con più determinazione e non ha avuto paura di farlo, perchè ha fiducia nelle istituzioni e crede convintamente nella legalità». È quanto ha affermato il ministro Alfano che ha telefonato al Comandante Generale dei Carabinieri, Tullio Del Sette, per complimentarsi per il lavoro svolto.

«L'altro aspetto, non meno importante - sottolinea il ministro - è lo straordinario lavoro dei nostri Carabinieri, in particolare del Comando provinciale di Palermo, che oggi hanno inferto un durissimo colpo al mandamento mafioso di Bagheria con 22 provvedimenti restrittivi nei confronti di capi e gregari. Complimenti dunque alla Magistratura e ai Carabinieri per i risultati raggiunti che rappresentano un altro punto a vantaggio della Squadra Stato di cui tutti, a vario titolo, facciamo parte. Tutto questo - ripeto - è stato possibile grazie alle ricostruzioni attente e coraggiose di oltre trenta imprenditori locali che hanno trovato la forza di dire 'nò al 'pizzò e alle spietate logiche criminali».

Questo, invece, il commento del procuratore di Palermo Francesco Lo Voi: «Sono assolutamente d'accordo con l'autorevole editorialista che mette in guardia dal protagonismo di alcuni magistrati e dalla partecipazione alle conferenze stampa in cui emergono nomi improbabili per dare risalto alle indagini, ma in questo caso ritengo giusto sottolineare il risultato di un'indagine che evidenzia il totale controllo del territorio di Cosa Nostra e a Bagheria, ex feudo del boss Provenzano e la reazione di decine di vittime del racket che hanno deciso di collaborare con lo Stato», ha detto Voi, illustrando l'operazione dei Carabinieri che ha portato a 22 provvedimenti cautelari - uno dei destinatari è ancora latitante - e ha ricostruito la mappa di estorsioni ventennali nel mandamento mafioso di Bagheria. Lo Voi ha anche sottolineato come «la mafia, capace di modificarsi a seconda delle necessità, continui a soggiogare l'economia».

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