ROMA. Con le sue 340 isolette e un habitat popolato da 1.300 specie di pesci e 700 specie di coralli, Palau, arcipelago della Micronesia nel mezzo del Pacifico, diventerà un santuario marino: il sesto più grande al mondo. L'80% delle acque dell'arcipelago (pari a 500mila chilometri quadrati, superficie maggiore di quella della California) sarà protetto da pesca commerciale e da attività estrattive. Il piano, rende noto la Pew Charitable Trusts, organizzazione che collabora con il governo di Ngerulmud in questo progetto, prevede una fase di transizione di cinque anni in cui il numero di licenze commerciali a imbarcazioni straniere verrà gradualmente ridotto fino ad essere azzerato. Il restante 20% delle acque dell'arcipelago sarà riservato a pescatori e imprese locali con un export limitato.
Tommy E. Remengesau Jr, presidente della Repubblica di Palau, ha definito "essenziali" queste misure. "Vogliamo essere capofila nelle iniziative per ripristinare la salute dell'oceano per le generazioni future", ha detto. Diversi sono gli impegni presi quest'anno in tutto il mondo per proteggere oltre due milioni e mezzo di chilometri quadrati di oceano: la Gran Bretagna pianifica una riserva marina alle Isole Pitcairn nel Pacifico meridionale; a fine settembre la Nuova Zelanda ha annunciato un santuario protetto alle isole Kermadecs; il Cile ha promesso aiuto alla comunità indigena Rapa Nui per la creazione di un parco marino protetto all'Isola di Pasqua.
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