PALERMO. Bocciata. La leggina con cui il governo sperava di poter finanziare gli stipendi dei forestali fino al 9 ottobre non ha superato l’esame in commissione Bilancio all’Ars. E a questo punto per salvare i forestali c’è un’ultima chance: il governo ha chiesto una nuova convocazione della commissione, d’urgenza.
L'assessore Mariella Lo Bello arriverà con una nuova legge, che andrebbe approvata d’urgenza e poi spedita in aula per il varo. Ma restano mille incognite.
La prima versione della legge non è stata approvata perchè almeno 6 degli oltre 11 milioni stanziati arrivavano da capitoli che erano destinati a finanziare spese in conto capitale. «Non si possono spostare somme per investimenti verso spesa corrente» è la sintesi della commissione.
A quel punto il governo ha scelto di ritirare la legge chiedendo che non venisse nemmeno votata. Ciò per tenersi aperta un'altra finestra. Quando però servirà un colpo di reni per individuare nel bilancio regionale altri sei milioni da dirottare verso i forestali.
Intanto sotto l’Ars si sono radunati gli stagionali sospesi ieri dal lavoro. I sindacati hanno già annunciato che se la legge non verrà approvata la protesta ripartirà nelle forme più dure.
LA PROTESTA. Un centinaio di operai della Forestale ha manifestato nei pressi dello svincolo autostradale di Scillato rallentando il traffico sulla statale 643 la strada che viene utilizzata per collegare Palermo e Catania dopo il cedimento del viadotto Himera sulla A19. Sono intervenuti i carabinieri e gli agenti della polizia stradale di Buonfornello.
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