PALERMO. La Regione ha comunicato ai sindacati che i forestali verranno sospesi già da domani. E subito è scoppiata la protesta.
L’assessorato all’Agricoltura, guidato da Rosa Barresi, ha comunicato di non avere più neanche un euro per pagare le giornate ai 24 mila forestali. Anche se il problema principale riguarda i circa 8 mila stagionali che devono svolgere 78 giornate entro fine anno.
A questo punto è necessario sospendere i lavoratori almeno fino a quando non arriveranno materialmente nelle casse gli 87 milioni frutto di una delibera del Cipe annunciata ma mai formalizzata.
Ma per i sindacati, ogni giorno di sospensione corrisponde nella migliore delle ipotesi a un taglio dell’impiego e dello stipendio visto che i 78 giorni vanno svolti entro fine anno e il tempio stringe. «Per questo motivo - ha annunciato Gaetano Pensabene della Uila Uil - già da domani faremo ripartire la protesta. La Regione non rispetta i patti e invece deve assumersi le proprie responsabilità. Sarà sciopero generale».
Le segreterie regionali di Fai.Flai e Uila, preso atto e stanchi dell’ulteriore presa in giro da parte del governo della regione nei riguardi dei lavoratori forestali,e del comntinuo stillicidio sul versante degli avviamenti al lavoro lavoro,reputano grave e intollerabile che nel momento in cui i già precari diritti dei lavoratori rischiano di essere definitivamente compromessi,l’unica attenzione di politica e burocrazia sia rivolta a risolvere alchimie di partito trascurando gli interessi reali delle popolazioni e del territorio siciliano.
Contro tale atteggiamento umiliante ed arrogante fai,flai e uila proclamano lo sciopero generale della catagoria ad oltranza con iniziative di lotta sin da subito articolate in tutto il territori tegionale,e con presidi immediati a palermo innanzi la presidenza e a catania innanzi la sede del governo; e il cui sbocco sara’ la confluenza di tutti gli operai forestali a palermo nei prossimi giorni.
Tenuto conto che tutti gli impegni sottoscritti e le assicurazioni date si sono sistematicamente rivelate non vere ed ingannevoli e dunque tali da determinare una situazione di gravi tensioni tra i lavoratori,le scriventi declinano ogni responsabilità su eventuali degenrazioni della protesta la cui responsabilita’ incombe esclusivamente sul governo.
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