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Niente soldi per i forestali: al via le procedure di licenziamento. Oggi la protesta

PALERMO. In cassa sono rimasti 2,9 milioni e per arrivare a pagare gli stipendi fino a fine anno a tutti i 24.727 forestali siciliani ne servirebbero 87. Da qui il via alle procedure di licenziamento, che a cascata ha provocato uno sciopero che stamani paralizzerà piazza Indipendenza.
Cronaca di una emergenza finanziaria senza fine. La Regione infatti non ha mai incassato il via libera effettivo allo spostamento di risorse dai grandi appalti al pagamento degli stipendi. È una torta da 675 milioni, quella che si riferisce al cosiddetto Fsc (Fondo di coesione e sviluppo): 87 milioni sono destinati ai forestali e verranno tolti al finanziamento di un lotto della Santo Stefano di Camastra-Gela. Ma di questi soldi malgrado settimane di annunci non c’è traccia. E quindi la Regione è a secco: «Non sappiamo ancora quando il Cipe si riunirà per sbloccare queste somme» ha detto ieri il Ragioniere generale Salvatore Sammartano.
A questo punto i dirigenti delle sedi distaccate dell’assessorato all’Agricoltura hanno comunicato ai sindacati che da oggi dovrebbe scattare la sospensione dal lavoro dei forestali. È un provvedimento di grande peso perchè nella migliore delle ipotesi significherebbe un taglio delle giornate di lavoro. I forestali sono chiamati a svolgere 78, 101 o 151 giornate a seconda della categoria di appartenenza: sospendere adesso significherebbe non avere più il tempo di completare i turni anche se di qui a qualche settimane si trovassero nuove risorse.

 

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