Questo sito contribuisce all’audience di Quotidiano Nazionale

Shakespeare fumava marijuana? Trovate tracce di cannabis sulle sue pipe

Non può essere dimostrato con certezza che Shakespeare facesse uso di marijuana, ma i risultati di questo studio indicano che questa droga era chiaramente diffusa tra gli abitanti della casa del poeta nel periodo in cui lui viveva lì

ROMA. William Shakespeare potrebbe aver scritto le sue opere sotto l'influenza di droghe, in particolare della marijuana; Francis Thackeray, professore della University of the Witwatersrand di Johannesburg, ha reso noti i risultati delle analisi condotte sulle pipe ritrovate nel giardino del poeta a Stratford-upon-Avon, e quel che ne emerge è che le pipe erano usate per fumare la cannabis.

Come riportato dal Daily Mail, il gruppo di ricercatori sudafricani ingaggiati da Thackeray ha analizzato la composizione chimica dei frammenti delle pipe provenienti dal giardino della casa del poeta e di quelli limitrofi. I pezzi di pipa del terreno di Shakespeare riportavano tracce di marijuana, mentre quelle provenienti dai giardini vicini - secondo gli studiosi - erano usate per le foglie di coca.

Se i ricercatori escludono la possibilità che Shakespeare facesse uso di cocaina, non scartano invece l'idea che il poeta fumasse marijuana, vista anche la cerchia di persone dalle quali era circondato, e considerato il clima di generale apertura verso queste sostanze. Durante il periodo elisabettiano infatti, afferma il professore Thackeray, sia la cannabis che le foglie di coca erano considerate valide alternative al tabacco.

Sul South African Journal of Science, il professore spiega come ha ottenuto i frammenti di pipa dalla Shakespeare Birthplace Trust e che tipo di analisi chimiche sono state portate avanti per far emergere i residui delle sostanze fumate. Non può essere dimostrato con certezza che Shakespeare facesse uso di marijuana, ma i risultati di questo studio indicano che questa droga era chiaramente diffusa tra gli abitanti della casa del poeta nel periodo in cui lui viveva lì. Il Daily Mail riporta le parole di Thackeray, il quale, ricordando la popolarità delle sostanze atte ad alterare la percezione negli ambienti artistici, scrive: "Ci si può facilmente immaginare lo scenario in cui venivano rappresentate le opere alla corte della Regina Elisabetta, in compagnia di Drake, Raleigh e degli altri che fumavano pipe di argilla piene di 'tabacco'".

Caricamento commenti

Commenta la notizia