NEW YORK. Il 'sexting', cioè lo scambio di messaggini e immagini sessualmente espliciti che desta allarme per la sua diffusione tra i giovani, è una pratica più diffusa di quanto si possa pensare anche tra gli adulti, e non è detto che sia negativa. È quanto emerge da una ricerca presentata alla 123/ma convention annuale dell'American Psychological Association, secondo cui negli Stati Uniti otto persone su 10 inviano e ricevono messaggi osé.
L'indagine ha preso in esame 870 uomini e donne tra i 18 e gli 82 anni per "capire che ruolo gioca il sexting nelle attuali relazioni romantiche e sessuali, viste le possibili implicazioni sia positive che negative per la salute sessuale", ha spiegato Emily Stasko della Drexel University. L'88% degli intervistati ha ammesso di aver ricevuto messaggi espliciti nell'ultimo anno, l'82% di averli inviati. Al 75% è capitato all'interno di una relazione stabile, mentre al 43% in un rapporto occasionale.
I ricercatori hanno scoperto che più alti livelli di sexting sono collegati a un maggior livello di soddisfazione sia sessuale, sia del rapporto di coppia. Chi è più incline a mandare questi messaggi, li considera come una pratica divertente e spensierata.
Il sexting, ha osservato Stasko, ha ricevuto un'attenzione crescente come attività pericolosa, associata a numerosi altri comportamenti sessuali a rischio come il sesso non protetto, e a conseguenze negative per la salute quali le malattie trasmesse sessualmente. Tuttavia questo punto di vista - ha evidenziato l'autrice della ricerca - non riesce a dar conto degli effetti potenzialmente positivi di una comunicazione sessuale aperta con il partner.
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