PALERMO. «I dipendenti che matureranno i requisiti per il prepensionamento fra il primo gennaio 2016 e il 31 dicembre 2020 potranno revocare la domanda di collocamento in quiescenza entro il termine di 45 giorni prima della data di maturazione dei requisiti. La revoca può essere formalizzata una sola volta»: è il passaggio chiave (e contorto) dell’accordo faticosamente siglato ieri fra Aran e sindacati.
In questo modo la Regione è riuscita a introdurre la revocabilità della domanda di prepensionamento: l’assenza di questa opportunità nella riforma varata a fine aprile aveva fino a ora strozzato la voglia dei dipendenti di lasciare gli uffici. Ora l’esodo dovrebbe ripartire. Non è stato facile raggiungere questo accordo, che tra l’altro ha spaccato i sindacati. Da fine maggio l’assessorato alla Funzione pubblica provava a introdurre la revocabilità della pensione.
Ma almeno due tentativi di intesa con i sindacati erano falliti quasi sul traguardo. Al punto che si riteneva potesse rendersi indispensabile una nuova legge all’Ars. La revocabilità è ritenuta necessaria dai dipendenti perchè la domanda di prepensionamento va fatta in ogni caso entro metà novembre, anche se si andrà in pensione dal 2016 in poi. Ma il timore è che i calcoli sull’assegno, ancora un po’ incerti, rendessero svantaggioso lasciare gli uffici. A quel punto però non c’era più nulla da fare per restare in servizio. Ora invece si potrà revocare la domanda.
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5 Commenti
Giulio Spatola
04/08/2015 06:26
Un bel salto triplo ,prima era buio ora si intravede qualcosa
gaspare barraco
04/08/2015 07:36
Ha detto questo l'Aran. Adesso occorre la circolare che giustamente permette a chi fa volontariamente una domanda puo' ottenere la revoca della stessa domanda. Se l'assegno sara' inferiore allo stipendio capitera'. Gaspare Barraco.Marsala.
contrattouno
04/08/2015 09:38
....E stai tranquillo che, non solo capitera', ma sara la normalita'...la pensione sara' meno dello stipendio, di almeno 150/200 euro per gli istruttori, e 250 e oltre per i funzionari
Salvo
04/08/2015 09:52
Eh sì, i regionali devono andare in pensione anticipata, hanno fatto un lavoro usurante!
pietro gambadilegno
04/08/2015 11:31
Caro Salvo da un lato vi lamentate che i dip. regionali sono tanti, troppi, rispetto alle altre regioni italiane, poi quando si cerca finalmente di svecchiare ( i prepensionamenti riguardano tutti ultrasessantenni) avete comunque e sempre da ridire. Non sarebbe il caso di finirla con questa telenovela sui dipendenti regionali?
assistente_cdc
04/08/2015 12:38
Caro gambadilegno, a dirla proprio tutta, in un paese civile, questa telenovela non doveva nemmeno essere messa in atto!!!
Marco
04/08/2015 18:22
Ma si!, niente hanno fatto, niente continueranno a fare; Pagati per consumare le risorse della comunita'.
filippo
05/08/2015 00:19
ma andate a quel paese sempre gli stessi e se lavorano è perché lavorano se non lavorano e che cavolo vedete non fanno niente, non siete mai contenti