GENOVA. Impossibile pensare cosa avrebbe detto zio Vujadin Boskov, immaginabile invece cosa avrebbe fatto Mihajlovic davanti alla debacle di un'inguardabile Sampdoria che crolla colpita al cuore da 4 proiettili dei cecchini serbi del Vojvodina al Comunale di Torino, nell'andata del terzo turno preliminare di Europa League.
Il primo tempo mostra tutti i limiti della Sampdoria che, con un mese di preparazione anticipata sulle spalle, evidenzia subito grande difficoltà. Ma non sembra essere solo un problema di appesantimento muscolare con conseguente sonnolenza: la difesa, rivoluzionata dal mercato, dall'infermeria e dalle scelte tecniche - Palombo centrale al posto di Regini si mostra da subito completamente sbrindellata. E questo i serbi non glielo perdonano: al 4' grande scambio in velocità tra Stanisavljevic e Ivanic. Il centravanti serbo intorta Palombo e trafigge Viviano con un diagonale di sinistro che termina nell'angolino basso. La doccia gelata invece di svegliare la bella addormentata la congela definitivamente. Al 17' Soriano serve largo Zukanovic che sbaglia il cross dalla sinistra e a seguire sbagliano anche Eder e Muriel. Fernando illude con un calcio piazzato che fa il liscio al palo a destra di Zakula e sbaglia Muriel che non aggancia l'invito di Barreto. Gli erroracci dei singoli si sommano all'inedia dei blucerchiati e il primo tempo finisce tra gli strilli di Walter Zenga contenuti tra le mura degli spogliatoi del Comunale di Torino.
Strilli che non cambiano una impaurita difesa doriana e che non apportano nutrienti ai muscoli del centrocampo favorendo così le lepri del Vojvodina che trovano un varco - anzi un'autostrada tra la difesa genovese e al 4' st raddoppiano. Stanisavljevic infatti senza fatica raccoglie una respinta di Viviano e col destro mette in rete. La Samp è nel pallone, in quello sbagliato però. Al terzo gol dei serbi, realizzato con grande delicatezza da Ozegovic che scavalca un deambulante Viviano, Zenga spedisce in panchina Palombo e Krstcic e richiama Regini e colloca Wszolek davanti ma non riesce a mettere in campo né spigliatezza né brillantezza. Dopo il cambio del Vojvodina che spedisce in campo il giovane Palocevic, Zenga si gioca la carta Bonazzoli al posto di Muriel. Ma le cose ancora non cambiano. I serbi continuano a arrembare, al 44' st arriva la seconda rete di Ozegovic. Pessima partita per la Samp, ritorno a Novisad da paura.
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