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Confindustria: "Giù le tasse per rafforzare la lenta risalita"

Non tagli indiscriminati ma bisturi per eliminare gli sprechi, che» si stimano in «23 miliardi di euro. Solo così avremmo risorse per ridurre le tasse».

ROMA. «La priorità dell'Italia» deve essere ora quella di «rafforzare la lenta risalita dell'economia proseguendo lungo la strada delle riforme strutturali, inclusa la riduzione del carico fiscale che zavorra la competitività delle imprese», avverte Confindustria dopo aver rilevato «progressi in linea o perfino superiori» alle ultime stime.

«I recenti progressi dell'economia italiana sono in linea o perfino superiori a quelli indicati dal Centro studi di Confidustria nello scenario di metà giugno». Lo indica lo stesso CsC nell'analisi mensile di luglio 'congiuntura flash'.

«Oggi siamo certamente di fronte a una ripresa che c'è ma comunque ma ancora è troppo fragile,timida, incerta. Sappiamo che questa ripresa si deve anche ad alcune situazione esterne. Ma non dobbiamo accontentarci di quel che ci passa scenario internazionale, spesso mutevole è incerto, basti pensare a quello che sta accadendo in Grecia. Dobbiamo sfruttare tutte le opportunità per fare del 2015 l'anno della ripresa». Così il presidente di  Confcommercio Carlo Sangalli all'assemblea dell'associazione romana dei commercianti.

«Il Governo deve vincere la scommessa di trasformare una ripresa ancora timida in una crescita vera - ha aggiunto Sangalli -. Qui la strada per vincere questa scommessa è obbligata: bisogna intervenire sulla spesa pubblica, che presenta ampi margini di riduzione e riqualificazione. Non tagli indiscriminati ma bisturi per eliminare gli sprechi, che» si stimano in «23 miliardi di euro. Solo così avremmo risorse per ridurre le tasse».

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