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Telefonata Tutino-Crocetta, Faraone: "Dimissioni inevitabili"

PALERMO. «Inevitabili dimissioni Crocetta e nuove elezioni. Quelle parole su Lucia Borsellino una vergogna inaccettabile. #Sicilia». Lo scrive su twitter il sottosegretario all'Istruzione, Davide Faraone, braccio destro di Renzi in Sicilia in merito all'intercettazione tra il medico Matteo Tutino e il governatore Rosario Crocetta.

Secondo quanto riportato dal settimanale, Matteo Tutino, primario dell’ospedale palermitano Villa Sofia avrebbe detto in una conversazione telefonica di "fermare e fare fuori Lucia Borsellino", l'ex assessore regionale alla Sanità, dimessasi recentemente. "Va fermata", "come suo padre", Paolo Borsellino, giudice ucciso dalla mafia il 19 luglio 1992 in un attentato di cui domenica ricorre il 23° anniversario . "Dall’altro capo del telefono - scrive l'Espresso -  c’è il governatore della Sicilia Rosario Crocetta, che ascolta e tace. Non si indigna, non replica: nessuna reazione di fronte a quel commento".

Il ministro dell'Interno, Angelino Alfano, ha chiamato Lucia Borsellino per esprimerle «sdegno, affettuosa vicinanza e solidarietà per quelle parole che pesano in modo gravissimo e incancellabile sulla coscienza di chi le ha pronunciate». Il ministro Alfano auspica che sia vero quanto affermato dal Presidente della Regione Siciliana, Rosario Crocetta, e cioè che non ha sentito la «irripetibile frase pronunciata dal suo medico» sull'ex assessore alla Sanità.

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