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Incidente a bordo della Ferrari, Vidal resterà due anni senza patente

SANTIAGO DEL CILE. Arturo Vidal ha raggiunto un accordo per chiudere la vicenda dell'incidente di metà giugno in Cile, quando era alla guida della sua Ferrari in stato di ebbrezza, accordo che lo  priverà della patente per i prossimi due anni.

Il centrocampista della nazionale cilena e della Juventus è comparso davanti ad un giudice e si è scusato per aver insultato un ufficiale di polizia, ha accettato di pagare un risarcimento all'altro automobilista coinvolto e di donare attrezzatura sportiva in beneficenza.

Prima lo schianto in cui ha distrutto la sua rossa Ferrari, poi le lacrime di pentimento e le scuse «a tutto il Cile». L'incidente, avvenuto il 16 giugno durante la Coppa America, fece scalpore nel Paese e Vidal corse anche il rischio di essere escluso dalla nazionale, con cui  poi ha conquistato il titolo a spese dell'Argentina.

L'incidente causato dal centrocampista della Juventus - nonchè pilastro della 'Roja', al comando del suo gruppo nella Coppa America - ha provocato un'ondata di indignazione nel paese. Lo schianto è avvenuto nella notte, mentre Vidal stava tornando con la moglie dal Monticello Grand Casino, un noto resort di intrattenimento, al complesso sportivo Juan Pinto Duran di Santiago, dove si allena la «Roja». Quando i 'carabineros' hanno fermato il giocatore il tasso di alcol nel suo sangue era di 1,2 g, per cui è stato deferito in tribunale, dove un magistrato aveva sospeso la patente ed imposto l'obbligo di firma mensile presso il consolato cileno a Milano.

«Voglio chiedere perdono ai tecnici della squadra e ai miei compagni - aveva detto poche ore dopo l'incidente Vidal -. So di aver deluso tutto il Cile. Sono pentito e mi vergogno di quello che è successo». Il giocatore ha assicurato di aver bevuto solo «un paio di drink».

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