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Sanità, la denuncia: in Sicilia ci sono diecimila fisioterapisti abusivi, il doppio dei regolari

Il 90% dei professionisti, invece, è costretto ad aprire partite Iva con unico committente. A lanciare l'allarme Angelo Ginestra, presidente regionale dell'Aifi, l'associazione nazionale della categoria

PALERMO. In Sicilia ci sono diecimila fisioterapisti abusivi che "mettono le mani addosso ai pazienti senza avere titoli e competenze e rischiano di danneggiare pesantemente la loro salute". A lanciare l'allerta a Ditelo a Rgs è stato Angelo Ginestra, presidente regionale dell'Aifi, l'associazione nazionale dei fisioterapisti. Ginestra ha spiegato che "in Sicilia ci sono circa cinquemila fisioterapisti regolari. Ma a fronte di questi ce ne sono addirittura circa diecimila senza titoli". Ginestra ha anche sottolineato che "il 90 per cento di quelli restanti sono costretti ad aprire partite Iva ma con un unico committente".

In trasmissione anche il sottosegretario alla Salute, Vito De Filippo che ha spiegato che "la Sicilia ha rimesso a posto i conti, ma deve allo stesso tempo assicurare i livelli essenziali di assistenza come nelle altre Regioni in modo tale che un paziente siciliano abbia gli stessi servizi essenziali di uno del Nord". De Filippo ha spiegato che "sono carenti le strutture riabilitative per anziani, quelle per gli anziani non autosufficienti e quelle per l'assistenza domiciliare. E serve anche maggiore attenzione agli screening di prevenzione".

De Filippo ha sottolineato però pure "l'impegno dell'assessore regionale alla Salute, Lucia Borsellino, nel lavorare per risolvere questi problemi".

NUOVI POSTI. Con la nuova rete ospedaliera ci saranno numerosi nuovi posti anche per i fisioterapisti. Lo spiegano dall'assessorato regionale alla Salute. Infatti pure i fisioterapisti sono presenti nelle piante organiche. E con la nuova rete sono previsti più posti per la cura della popolazione anziana. Ma per conoscere esattamente quanti ne servono in ogni struttura sanitaria pubblica bisogna aspettare che le aziende sanitarie definiscano le nuove piante organiche. Per farlo dovranno seguire i parametri che riceveranno dalla Regione. Il numero del personale infatti sarà definito in base ai posti letto ma anche in base al tipo di attività che viene svolta e agli altri parametri. Stabilito il numero si dovranno considerare gli eventuali esuberi e quindi la mobilità tra una struttura e l'altra. Poi si potranno coprire i posti vacanti. Metà con la stabilizzazione dei precari che hanno avuto contratti a tempo determinato.

L'altra metà attingendo a graduatorie ancora valide per legge di precedenti concorsi e infine con nuovi concorsi che, ha detto l'assessore regionale alla Salute, Lucia Borsellino, dovrebbero essere banditi entro la fine di maggio, cioè una volta completato questo iter. Ulteriori dettagli e le risposte dell'assessorato ai quesiti dei lettori saranno pubblicati sul Giornale di Sicilia domani in edicola.

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