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I vini siciliani in mostra a Taormina

Quest’anno «Sicilia en primeur» ha deciso di puntare sulla sostenibilità. A darsi appuntamento il 17 e 18 aprile quaranta aziende e seicento etichette

PALERMO. Il 61 per cento dei soci possiede certificazioni ambientali, il 39 per cento produce vini da uve biologiche e quasi tutti utilizzano tecniche di concimazione a basso impatto. Le aziende che fanno parte di Assovini Sicilia puntano ad uno sviluppo sempre più green per la salvaguardia della biodiversità e la tutela del territorio. Così quest'anno, per Sicilia en primeur, la manifestazione organizzata e promossa per far conoscere il meglio della produzione enologica dell'isola ad un selezionato numero di giornalisti internazionali, Assovini Sicilia ha deciso di puntare tutto sulla sostenibilità.

Il palcoscenico scelto è Taormina. Dal 17 al 18 aprile, quaranta aziende si daranno appuntamento all'Atlantis Bay di Mazzarò, dove un centinaio di giornalisti provenienti da Italia, Brasile, Cina, Corea, Giappone, USA e Canada, Austria, Francia, Germania, Inghilterra, Norvegia, Olanda, Polonia, Russia, Svezia e Svizzera, potranno degustare 600 etichette tra la produzione 2014, presentata in anteprima, ed i vini attualmente in commercio. Tra le novità di questa dodicesima edizione, la partecipazione del pubblico che, per la prima volta, sabato 18 aprile, dalle 15 alle 22, potrà accedere alla manifestazione.

«Sin dalla sua creazione, nel 1998, la nostra associazione, che conta circa 70 soci e produce oggi più dell'80 per cento del vino imbottigliato nella regione, si è posta come obiettivo quello di dare al mondo un'immagine dell'enologia siciliana unitaria e qualitativa anche sotto il profilo ambientale e quindi non potevamo non porre l'accento sulla salvaguardia della biodiversità per un evento di valenza internazionale come questo», ha spiegato ieri il presidente Francesco Ferreri durante la conferenza stampa di presentazione della manifestazione che si è svolta nella sede di Banca Nuova, main sponsor della manifestazione.

Qualità e tutela della biodiversità sono, dunque, le parole chiave di questa edizione che si pone in linea con Expo 2015, la grande esposizione internazionale di Milano in cui Assovini Sicilia, come è stato spiegato ieri, avrà un ruolo di primo piano nell'ambito della partecipazione della Regione Sicilia.

«La Sicilia rilancia lo stile di vita mediterraneo presentandosi all'Expo con il prestigioso riconoscimento tributato dall'Unesco all'alberello di Pantelleria - ha ricordato l'assessore regionale all'Agricoltura Nino Caleca -. Sono sicuro che Assovini, con la capacità trainante di marchi ormai riconosciuti ed apprezzati in tutto il mondo, darà forza alle tante aziende siciliane che vanno incoraggiate ed accompagnate in un processo di crescita e di riconoscibilità».

«La biodiversità della viticoltura siciliana rappresenta oggi un'importante e ricca riserva cui attingere per diversificare le produzioni enologiche nostre e del Mediterraneo», ha aggiunto Dario Cartabellotta, responsabile unico del Cluster Bio-Mediterraneo di Expo 2015.

«Oggi le aziende vitivinicole aderiscono convinte ai processi di tracciabilità e di certificazione dei loro prodotti - ha affermato Antonino Di Giacomo, Commissario Straordinario dell'Irvos -. Sicilia en primeur rappresenta anche la capacità delle aziende di Assovini di saper comunicare le loro realtà ed i loro prodotti nei diversi territori dell'isola».

Si tratta di un circuito virtuoso anche per la Doc Sicilia, alla quale hanno aderito oltre tremila tra viticultori ed imbottigliatori, come ha sostenuto il suo presidente, Antonio Rallo: «Nel 2014, l'imbottigliato è cresciuto passando dai 16 milioni di bottiglie del 2013 ai 21 milioni. Sicilia en primeur - ha detto - con il suo format consolidato che lega vino e territorio, rappresenta una splendida risorsa per veicolare il brand Sicilia».

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