ROMA. In Islanda il riscaldamento globale e lo scioglimento dei ghiacciai sta provocando un innalzamento della crosta terrestre sotto l'isola. A dirlo è una ricerca della University of Arizona, secondo cui alcune zone dell'Islanda si stanno sollevando al ritmo di 35 mm l'anno, una velocità che ha sorpreso gli stessi scienziati.
Lo studio, che sarà pubblicato su Geophysical Research Letters, è il primo a dimostrare che l'innalzamento della crosta islandese è il risultato dello scioglimento dei ghiacciai e coincide con l'inizio del riscaldamento iniziato circa 30 anni fa.
I geologi sanno da tempo che come i ghiacciai si sciolgono e diventano più leggeri, la terra risale perchè il peso del
ghiaccio diminuisce. Ma fino ad oggi, ha spiegato Richard Bennett, coautore dello studio e associate professor alla
University of Arizona, la comunità scientifica si domandava se l'innalzamento corrente fosse legato al ritiro dei ghiacci del passato o allo scioglimento recente. «L'Islanda - ha detto ancora Bennett - è il primo luogo dove che possiamo dire che sollevamento accelerato significa perdita di ghiaccio accelerata».
Per registrare i cambiamenti della crosta terreste gli scienziati hanno utilizzato ricevitori satellitari fissati sulle
rocce dell'Isola. E i risultati sono stati chiari: le aree che hanno mostrato un sollevamento più rapido sono state quelle tra le grandi calotte di ghiaccio, mentre l'innalzamento della crosta terrestre è stato più lento nelle zone più lontane dai grandi ghiacciai.
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