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Trasporti, le aziende: "Aspettiamo 150 milioni di euro di pagamenti da parte della Regione"

PALERMO. L’associazione Trasporti Asstra in rappresentanza delle principali aziende urbane ed extraurbane (pubbliche e private) in Sicilia (oltre il 70% delle percorrenze annuali ammesse a finanziamento pubblico), rileva il persistere di informazioni incomplete da parte dell’amministrazione regionale sulla situazione del settore del trasporto pubblico locale. La Regione Siciliana deve all’intero settore, ad oggi ed a vario titolo, circa 150 milioni di euro, tra competenze 2014 e 2015, per servizi già svolti o per crediti già maturati, di cui ben 90 milioni di euro alle sole aziende di servizi urbani, la maggior parte controllate da enti locali, che nel corso del 2014 hanno avuto saldata unicamente la prima trimestralità dei corrispettivi, contrariamente che all’Ast ed alle altre aziende extraurbane per cui sono state impegnate tutte le somme del 2014.

Il fabbisogno annuo reale di tutte le aziende, stante i chilometraggi ad oggi autorizzati dalla Regione, ammonta a circa 176 milioni di euro, per cui il taglio previsto nel bilancio provvisorio 2015 non e’ del 5% ma di circa il 10%, a cui va aggiunto il taglio delle percorrenze e dei finanziamenti del 20% già operato nel 2013, che porterebbe l’intero settore ad una riduzione dei corrispettivi di esercizio di circa il 30% in tre anni, non sempre seguiti da una corrispondente riduzione delle percorrenze. Leggiamo di un non meglio specificato progetto di riorganizzazione dei servizi per il futuro: le nostre aziende sono pronte per qualsiasi soluzione, sempre che la regione non le faccia fallire prima.

“Ci fa piacere – dice Claudio Iozzi presidente di Asstra - che l’amministrazione regionale guardi al resto d’Italia come esempio virtuoso mai attuato, per cui il progetto di riorganizzazione non potrà non tenere conto delle norme nazionali e comunitarie oggi vigenti e, in particolare, dell’emanando decreto sui costi standard, delle regole sui capitolati di gara in prossimità di definizione da parte dell’autorità di regolazione dei trasporti, nonché dell’intero disegno di legge di riforma del Trasporto pubblico locale che sta per essere deliberato in consiglio dei ministri. La nostra associazione è, da sempre, a disposizione della regione per supportarla, a titolo gratuito, nel fare chiarezza in previsione delle decisioni da prendere, basta solo che il confronto si avvii sul serio e non soltanto tramite improvvisate esternazioni ai mass media. Da questo governo, che sempre e giustamente parla di rispetto della legalita’, ci aspettiamo che questa non resti una mera enunciazione di principio, che venga ripristinato il buon andamento e l’imparzialità della pubblica amministrazione sancito dall’art. 97 della costituzione e che non persista nell’indifferenza e sottovalutazione fin qui dimostrata rispetto alle gravose problematiche del trasporto pubblico locale”. Per tutti questi motivi l’associazione con una nota scritta ha proclamato lo stato di emergenza in Sicilia e richiesto un incontro urgente al presidente della Regione Rosario Crocetta.

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