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Centro-destra, Lupi contro Salvini: "Non può essere il prossimo leader"

"Ci hanno lasciato molto sconcertati i toni usati nel dibattito parlamentare dopo l'attentato di Parigi. Sono toni mai sentiti nella storia della Lega e che pongono riflessioni"

ROMA. «Matteo Salvini in questi giorni sta usando toni che lo pongono persino più a destra della Le Pen. È chiaro che non può essere il prossimo leader del centrodestra: anzi, se continua così, condanna la Lega all'isolamento». Così il ministro dei Trasporti Maurizio Lupi in un'intervista al Corriere della Sera.

«Ci hanno lasciato molto sconcertati i toni usati nel dibattito parlamentare dopo l'attentato di Parigi. Sono toni mai sentiti nella storia della Lega e che pongono riflessioni all' intero centrodestra in prospettiva futura». «Come può essere un leader chi parla di un 'governo collaborazionista dei terroristì e di 'milioni di terroristi pronti ad attaccarè? Sono parole irresponsabili».

«La Lega - continua Lupi - ha sempre usato toni accesi, ma c'è un confine oltre il quale dobbiamo fermarci». «Se Salvini va avanti così si condanna all'isolamento».

Lupi riflette sul passato al governo al fianco della Lega: «il capolavoro del Pdl è stato quello di riportare in un'area di responsabilità forze estreme come la Lega e il Msi. Ma il motore propulsore eravamo noi. Le posizioni estremiste e populiste di Salvini sembrano ormai irreversibili e allontanano la possibilità di ricostruzione dell'area del centrodestra». E al giornalista che gli chiede quale sia l'alternativa a Salvini il ministro dice: «la prima interlocuzione non può che essere con Forza Italia e con l'area popolare».

Con quale leader? «Le primarie possono essere certamente uno strumento. Ma il tema vero è vedere prima che cosa ci accomuna, occorre costruire una proposta credibile».

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