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Concessione demaniale, canoni triplicati e sanatoria per le spiagge

Messo a punto dall’assessore al Territorio Croce, assieme al collega Baccei, un piano per fare cassa. Un biglietto per chi accede in parchi e riserve

PALERMO. Verranno triplicati i canoni di concessione demaniale e scatterà una sanatoria per chi ha sfruttato tratti di costa senza averne titolo, gli imprenditori che chiederanno le valutazioni di impatto ambientale vedranno raddoppiare la tassa a loro carico, almeno 1.500 forestali perderanno l’indennità aggiuntiva e saranno introdotti ticket e servizi a pagamento in parchi e riserve: ecco il piano per far cassa che l’assessore al Territorio, Maurizio Croce, ha messo a punto con Alessandro Baccei, il collega che sta silenziosamente scrivendo la Finanziaria da approvare ad aprile.

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Le misure studiate da Croce puntano a produrre incassi per oltre un centinaio di milioni, sfruttando soprattutto il demanio marittimo. L’assessore è partito dall’analisi di alcuni dati: nel 2014 era previsto di incassare dai canoni di concessione 30 milioni ma ne sono entrati solo 5. Scatterà dunque una caccia all’evasore. Anche se il passaggio fondamentale delle norme da inserire in Finanziaria è un altro: «Rideterminare l’indennizzo dovuto in caso di concessioni demaniali da rinnovare». Il rinnovo - spiega l’assessore - costerà il triplo.

Un caso particolare riguarda le concessioni demaniali per usi abitativi, che una norma del 2005 aveva escluso dalla tassazione mentre un’altra del 2012 ha reinserito tra quelle a pagamento: per regolarizzare queste concessioni si potrà pagare il canone base rivalutato degli interessi. E potranno mettersi in regola anche «gli occupanti di demanio marittimo non detentori di titolo concessorio ma che abbiano proposto conciliazione».

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