PALERMO. La bozza di bilancio che l’assessore all’Economia, Alessandro Baccei, porterà in giunta martedì prevederà tagli per un miliardo e mezzo rispetto alla spesa di quest’anno. E per la prima volta la manovra economica prevederà di ridurre anche i capitoli che finanziano le retribuzioni del settore pubblico: a cominciare da quelle dei 20 mila precari dei Comuni per proseguire a quelle dei dipendenti regionali fino ad arrivare alle pensioni.
SONDAGGIO: COSA TAGLIERESTI NEL BILANCIO REGIONALE?
Ecco la bozza di bilancio che sta prendendo forma in via Notarbartolo, frutto dei tagli imposti da Roma. I tecnici e l’assessore completeranno il lavoro lunedì e dunque restano aperte valutazioni su provvedimenti di grande peso, visto anche che Palazzo d’Orleans non conosce ancora la bozza. Tuttavia è già chiaro il filo conduttore della formulazione attuale del testo: ci saranno tagli compresi fra il 20 e il 25% in tutti i principali capitoli di spesa. Qualcosa Baccei ha già anticipato all’Ars: «Non sarà un bilancio che fa sorridere - rivela il presidente della commissione Bilancio, Nino Dina - e ci preparerà a sacrifici enormi. Un miliardo e mezzo di tagli non è facile da assorbire».
La scrittura del bilancio è resa ancora più complicata da un tecnicismo: poichè si andrà all’esercizio provvisorio, viene predisposta una bozza che serve solo ad agganciare la spesa dei primi tre mesi dell’anno. I provvedimenti legislativi che strutturano i tagli - riforme e riduzioni di contributi o finanziamenti - arriveranno poi con la Finanziaria a marzo. Ciò da un lato offre un vantaggio (Crocetta ha più tempo per provare a contrattare con Roma un futuro ammorbidimento dei tagli) ma dall’altro rende subito evidente la riduzione dei capitoli che verranno colpiti maggiormente. E fra questi c’è quello che finanzia i ventimila precari dei Comuni. Oggi vale circa 280 milioni ma potrebbe essere ridotto anche di 30/40 milioni.
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