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Ferrari, Arrivabene: "Da gennaio dobbiamo giocare in attacco"

Parla il nuovo direttore sportivo del Cavallino Rampante

MARANELLO. «Ora ci scambiamo gli auguri di Natale, ma da gennaio voglio vedervi non in difesa ma all'attacco, perchè l'obiettivo è riportare la Scuderia Ferrari nelle posizioni che merita». Lo ha detto Maurizio Arrivabene, che ha debuttato al tradizionale Pranzo di Natale a Maranello nel nuovo ruolo di Direttore Generale della Gestione Sportiva e di Team Principal della Scuderia, dopo i tanti anni in cui era intervenuto nella sua attività di top manager Philip Morris. «Per me - ha sottolineato - è un grande orgoglio lavorare per questa azienda, che è la più bella che c'è. Le aziende sono fatte di persone e questa è fatta da persone speciali».

Arrivabene ha rivolto un pensiero a Jules Bianchi e Michael Schumacher, «due piloti molto cari al team che in questo momento stanno combattendo una lunga e difficile battaglia», e ha ricordato Emilio Botin, presidente del Banco Santander scomparso all'inizio di settembre. - «Fin da quando mio nonno strinse il patto con Enzo, la Ferrari è qualcosa di assolutamente speciale per noi. Nel reciproco rispetto abbiamo sempre lavorato insieme ottenendo grandi risultati. Siamo estremamente legati alla Ferrari e stiamo lavorando per garantirle un futuro ancora migliore. Anche in pista sappiamo che c'è un grande lavoro da fare, ma siamo determinati a mettere a disposizione tutti gli strumenti che servono per ottenere i traguardi che questa Scuderia si merita».

Il grande legame tra la Ferrari e la famiglia Agnelli è stato ricordato da John Elkann, presidente di Fiat-Chrysler Automobiles, al tradizionale Pranzo di Natale della Gestione Sportiva Ferrari a Maranello. «Mi fa piacere vedere anche un'Alfa Romeo sul palco perchè il 2015 sarà un anno importante anche per questo grande marchio», ha aggiunto Elkann, commentando il fatto che sul palco, oltre alla F14 T, c'era anche un'Alfa Romeo 6C, la vettura con cui correvano i primi piloti della Scuderia Ferrari, fondata 85 anni fa. E Piero Ferrari ha sottolineato il coraggio di suo padre che nel '29, anno di grande crisi, decise di far correre i gentlemen driver con delle Alfa Romeo. «In questa sala ci sono molte persone di grande talento. Io sono qui per farvi lavorare al meglio e darvi le risorse per fare in modo che con le vostre capacità la coppia di piloti straordinari che abbiamo sia in grado di competere per la prima fila. Per questo ho deciso di chiamare Maurizio Arrivabene, che garantirà a voi e alla Ferrari la leadership più efficace». Lo ha detto il presidente Sergio Marchionne al tradizionale Pranzo di Natale della Gestione Sportiva, che ha riunito i dipendenti della Scuderia Ferrari e i rappresentanti dei partner tecnici e commerciali.

«Maurizio - ha aggiunto Marchionne - ha la mia piena fiducia, conosce questo mondo da molto tempo e ha le capacità per guidare la Scuderia in un periodo difficile per il team ma anche per tutta la Formula 1. Non temete il cambiamento, siate proattivi, abbiate il coraggio di dare idee. So che ne siete capaci ed è di questo di cui la Ferrari ha bisogno». Marchionne ha ringraziato i partner tecnici e commerciali: «Le vere partnership si vedono in questi momenti, nelle difficoltà, e nemmeno per un giorno ho sentito mancare il vostro appoggio. Vi assicuro che non è passato inosservato». Poi gli auguri, con al suo fianco sul palco John Elkann, Piero Ferrari, Maurizio Arrivabene e l'Ad della Ferrari, Amedeo Felisa.

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