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Violenze in Siria quindicimila donne uccise in meno quattro anni

Secondo il rapporto della Rete, 15.372 donne, tra cui 4.194 minorenni, sono state uccise dalla repressione del regime di Bashar al Assad

BEIRUT. Oltre 15mila tra donne e ragazze sono morte nelle violenze in corso in Siria da circa tre anni e mezzo. Lo riferisce la Rete siriana per i diritti umani, una delle piattaforme che documentano le vittime delle uccisioni avvenute dal 15 marzo 2011, data convenzionale dello scoppio della rivolta popolare anti-regime subito repressa nel sangue e gradualmente trasformatasi in guerra civile.

Secondo il rapporto della Rete, 15.372 donne, tra cui 4.194 minorenni, sono state uccise dalla repressione del regime di Bashar al Assad. Si tratta, secondo la piattaforma vicina alle opposizioni in esilio, del sei per cento delle circa 190mila vittime totali documentate da organismi non indipendenti. Miliziani armati che si autodefiniscono delle opposizioni hanno ucciso, secondo la rete, 250 donne. mentre lo Stato islamico ha ucciso finora 81 donne nelle zone siriane sotto il suo controllo.

Tra queste si registrano donne lapidate nelle regioni di Hama, Dayr az Zor e Raqqa. I miliziani curdi hanno ucciso 25 donne. Nelle carceri del regime, prosegue il conteggio della Rete, sono finite dal 2011 circa 6.500 donne, mentre lo Stato islamico ne ha incarcerate 486 e altri gruppi armati ne detengono 580.

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