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La Regione ottiene 38 milioni da Roma, riparte la cassa integrazione

Ne erano stati chiesti 200. L’assessore al Lavoro, Sebastiano Caruso: una boccata d’ossigeno per riavviare i pagamenti

ROMA. La Regione ottiene da Roma 38 milioni per far ripartire i pagamenti della cassa integrazione, soprattutto quella in deroga. E strappa al ministero del Lavoro una rassicurazione sul fatto che verrà concesso un po’ di tempo in più per completare i bandi del piano Garanzia giovani, che stanzia 178 milioni per tirocini e altre misure di ingresso nel mondo del lavoro. È il bilancio della prima missione romana del neo assessore al Lavoro, Bruno Caruso. Non è andata esattamente come la Regione sperava ma - per dirla con l’assessore - sono arrivate intese che permettono di non andare in emergenza.  Per la cassa integrazione la Regione aveva chiesto 200 milioni.

Cifra che avrebbe consentito di recuperare il debito maturato con l’Inps, che fino a ora ha anticipato le somme, e coprire tutte le richieste avanzate dalle imprese soprattutto nella seconda metà dell’anno. Ma in questa fase il ministero ha garantito alla Sicilia solo 38 milioni: «Le somme ottenute non sono sufficienti a garantire la copertura del fabbisogno - ammette Caruso -. Ma si tratta comunque di una importante boccata d’ossigeno». Il mese scorso l’Inps aveva prudenzialmente sospeso i pagamenti della cassa integrazione proprio in attesa di conoscere l’entità del nuovo budget assegnato da Roma alla Regione.

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