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Allarme a Londra, "migliaia" di sospetti terroristi

LONDRA. "Migliaia" di sospetti terroristi a Londra, sorvegliati da Scotland Yard e dagli 007 di Sua Maestà. A rivelarlo in un'intervista al Telegraph è il sindaco della capitale britannica Boris Johnson, lasciando intendere che la minaccia dell'estremismo islamico sia molto più grande di quanto ammesso finora.

Nel Regno Unito, come in tutto l'Occidente, resta alta l'allerta in vista di possibili attentati organizzati dai jihadisti o da cellule di simpatizzanti dell'Isis o di altri gruppi del jihadismo mondiale. Lo spettro di nuovi, imprevedibili attacchi preoccupa le intelligence occidentali, che si preparano ad affrontare anche il rientro dei cosiddetti 'foreign fighters', coloro che sono andati a combattere a fianco degli integralisti dello Stato islamico in Siria ed in Iraq. Le autorità valutano che siano circa 500 i britannici che hanno lasciato il Paese per unirsi all'Isis o alle formazioni qaediste.

"L'allarme a Londra è particolarmente alto perché probabilmente un terzo, se non la metà di questi combattenti provengono proprio dall'area della capitale". Il Telegraph riferisce che fino a questo momento si pensava che il pericolo maggiore arrivasse proprio dai circa 500 jihadisti che hanno lasciato la Gran Bretagna per unirsi all'Isis, la metà dei quali sarebbero poi rientrati in patria.

Ma per il sindaco di Londra la minaccia rappresentata dai complotti terroristici ideati in patria è molto più grande numericamente rispetto al numero piuttosto esiguo degli estremisti che sono andati a combattere all'estero. "A Londra siamo molto vigili e anche molto preoccupati - ha aggiunto Johnson - Ogni giorno, come avete visto recentemente, abbiamo dovuto alzare il livello di allerta, i servizi di intelligence sono stati impiegati in migliaia di operazioni".

Complessivamente a Londra, ha riferito il sindaco, sarebbero "alcune migliaia le persone che stiamo tenendo sotto controllo". Ad agosto il livello di allerta terrorismo nel Regno Unito è stato elevato da "sostanziale" a "grave", proprio per la minaccia rappresentata dal ritorno dei jihadisti britannici. Nei giorni scorsi la polizia britannica ha reso noto che un quinto uomo è finito in custodia dopo i raid antiterrorismo condotti a Londra martedì scorso.

L'uomo, di cui non è stata rivelata l'identità, ha 21 anni. La custodia dei cinque sospetti terroristi è stata prolungata dalle autorità fino al 14 ottobre.

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