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Bilancio e finanziaria 2015,
previsti ancora tagli alla spesa

PALERMO. Anche nel 2015 bilancio e legge di stabilità saranno all'insegna di tagli alla spesa e di manovre per reperire nuovi fondi. È quanto emerge dalla circolare firmata dall'assessore all'Economia Roberto Agnello e dal ragioniere generale Mariano Pisciotta che hanno trasmesso il 'bozzone' a tutta l'amministrazione per la stesura dei documenti contabile e finanziario. L'indicazione a tutti i rami è netta: contenere le spese e reperire risorse aggiuntive. Non solo. Se per raggiungere questi due obiettivi bisognerà adeguare norme autorizzative di livelli di spesa non più sostenibili, «le amministrazioni - scrivono Agnello e Pisciotta - dovranno, per quanto di rispettiva competenza, proporre le necessarie norme di modifica o di abrogazione da inserire nel disegno di legge finanziaria 2015». Tutte le proposte di iniziativa legislativa, si legge nella circolare, «dovranno essere accompagnate da una dettagliata relazione tecnica illustrativa dei principi ispiratori, dei contenuti e delle finalità perseguite e con la quale di dà dimostrazione dei dati e dalla relativa fonte, nonchè dei metodi adottati per la quantificazione dei con seguenti effetti finanziari sul bilancio». Il governo dà tempo fino al 15 settembre alle amministrazioni per presentare alle ragionerie centrali le proprie proposte di previsione «preventivamente validate dal competente vertice politico» e «corredate da una dettagliata relazione illustrativa che comprenda eventuali iniziative legislative da inserire nel disegno di legge finanziaria 2015. Entro il 22 settembre, le ragionerie centrali dovranno trasmettere le proposte, con valutazioni e osservazioni, al
servizio Bilancio della Ragioneria generale». 


Quest'anno il bilancio sarà  predisposto secondo le nuove disposizioni sulle armonizzazioni  contabili, con l'introduzione della cosiddetta «competenza  finanziaria potenziata», secondo cui «le obbligazioni giuridiche  perfezionate vengano registrate nelle scritture contabili al  momento in cui le stesse sorgono, ma con imputazione contabile  all'esercizio o agli esercizi in cui giungono a scadenza e  diventano esigibili». L'introduzione di questo principio  comporta che «a decorrere dal 2015 - si legge nella circolare -  il bilancio, benchè adottato secondo lo schema vigente nel 2014,  abbia una valenza autorizzatoria almeno triennale in termini di  competenza e annuale in termini di cassa».  Dunque per il prossimo anno si continuerà ad adottare «lo  schema di bilancio di tipo amministrativo articolato, sia per le  entrate sia per le spese, in amministrazioni, rubriche, titoli,  aggregati economici e unità previsionali di base, individuate in  modo che ciascuna di esse non interessi più di un centro di  responsabilità amministrativa e riguardi aree omogenee di  attività». Tuttavia, «il documento contabile dovrà essere  elaborato anche secondo lo schema del bilancio di previsione  finanziario conforme ai principi dell'armonizzazione».     


L'armonizzazione contabile avrà effetti sulle previsioni di  entrate e spese e sulla contabilizzazione dei residui attivi.  Per le entrate, non si dovrà più indicare l'importo delle  obbligazioni attive che si prevede sorgeranno nell'esercizio  medesimo, «ma l'ammontare di quelle che giungeranno a scadenza  negli esercizi considerati, sia che le stesse si siano  perfezionate in anni precedenti, sia che si prevede vengano  perfezionate nel corso del triennio». Nella circolare si chiede,  dunque, «di formulare le previsioni applicando il principio  della competenza finanziaria potenziata, con esclusivo  riferimento alle obbligazioni attive che si prevede di  perfezionare a decorrere dal 1 gennaio 2015». Sarà poi il  servizio Bilancio della Regione ad aggiungere alle previsioni,  «in occasione della ripartizione delle unità previsionali di  base a fini gestionali, i residui attivi relativi ad  obbligazioni attive sorte entro il 31 dicembre 2014 ed esigibili  successivamente a tale data e che in sede di rendiconto saranno  oggetto di riaccertamento straordinario. Lo stesso varrà per i  residui passivi.  

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