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Castel di Tusa, la Fiumara d’arte rinasce: via ai restauri

Da settembre restyling delle opere sulla «via della bellezza» dal Tirreno ai Nebrodi. Presti: i giovani vengano a contribuire

PALERMO. Alla fine ce l’ha fatta. E le dodici opere di Fiumara d’Arte, quel parco contemporaneo all’aperto che dalla costa sale fino ai Nebrodi, a settembre cominceranno il loro restauro. Anzi, la loro rigenerazione, come piace definirla ad Antonio Presti, che negli anni quei grandi segni dell’uomo li ha prima voluti e poi difesi contro tutto e tutti. Anche le stanze d’arte, quegli spazi visionari che rendono unico l’Atelier sul Mare di Castel di Tusa, saranno messe a nuovo. E una nuova, e sui generis, comunità si installerà da quelle parti: ci saranno sì i rappresentanti delle imprese che si sono aggiudicate l’appalto, ma non saranno sole: «Arriveranno gli artisti – dice Presti – e i giovani interessati a quello che sarà un trattato di conservazione sul campo. Faccio subito un appello: vorrei che studenti o giovani professionisti partecipassero a questa azione di rinnovamento, a questa prima conservazione del contemporaneo, affiancata a un nuovo concetto: un’operazione di restauro non deve passare solo dall’appalto ma da un’educazione capace di restituire conoscenza».
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