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Tour de France. Nibali, il campione umile
"Ai Mondiali pronto a fare anche il gregario"

ROMA. La prima notte da nuovo re di Parigi è passata da poche ore, ma per Vincenzo Nibali nulla sembra essere cambiato. Nonostante il trionfo al Tour de France, infatti, il corridore messinese conferma la sua umiltà. Lo "squalo dello Stretto", dopo aver confessato ai microfoni del Tg1 di essere "arrivato a letto soddisfatto e col sorriso, ma stanchissimo, come se avessi fatto una tappa sulle Alpi o sui Pirenei", non se la sente di fare proclami in vista della rassegna iridata in programma tra due mesi in Spagna, a Ponferrada. "Dopo il Tour non è facile comunque preparare il Mondiale, in base alla condizione vedremo se essere lì competitivi al massimo, da leader, o per un supporto alla squadra perché sono capace anche a fare il gregario. Vedremo" spiega Nibali, ancora emozionato dal fresco successo nella Grande Boucle e dai complimenti del presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano: "Quando ho visto il messaggio ho pensato: sono cose che non capitano tutti i giorni, quindi fa molto piacere, la gioia è grande. Non so ancora per quando sarà l'invito a Palazzo Chigi, ma non mancherò".

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