Questo sito contribuisce all’audience di Quotidiano Nazionale

Sì della Camera all’arresto del deputato Galan

ROMA. Giancarlo Galan va in carcere. L'attesa per lui è finita alle 8 di sera - sei ore dopo il voto della Camera sul suo arresto - quando al cancello della villa di Cinto Euganeo ha suonato la Guardia di Finanza. L'ex ministro sapeva chi lo stava cercando. I militari gli hanno notificato l'ordinanza di custodia che il Gip di Venezia Alberto Scaramuzza aveva firmato già il 4 giugno scorso, quando partì il blitz dell'inchiesta Mose che portò in manette 35 persone. Galan andrà nel carcere di Opera, dotato di un centro clinico specializzato, in grado di fornire le cure di cui l'ex governatore necessita.   
Fino al pomeriggio l'impressione era che, dopo il via libera di Montecitorio al provvedimento, le cose non sarebbero precipitate subito. Si diceva che la Procura di Venezia dovesse attendere l'arrivo da Roma degli atti della votazione; gli avvocati difensori di Galan, Antonio Franchini e Niccolò Ghedini, avevano annunciato una nuova istanza per la concessione dei domiciliari. Gli eventi sono stati più veloci. I magistrati stavano in realtà cercando la struttura carceraria più idonea, fuori dal Veneto.   
L'esponente di Forza Italia è infatti stato dimesso oggi, a sorpresa, dall'ospedale di Este, dov'era ricoverato da 12 giorni. I valori clinici, secondo i sanitari, erano tornati alla normalità già nella serata di ieri, e non c'è più bisogno della degenza. Una decisione che ha lasciato «incredulo» l'ex governatore, dato che gli stessi medici fino alla settimana scorsa parlavano nei bollettini di 40 giorni di prognosi per la tromboflebite che lo affligge, in seguito all'ingessatura alla gamba sinistra.   
Galan ha trascorso le ultime sei ore di libertà di umore nero, decisamente «incazzato» per la doppia ingiustizia che si è sentito infliggere, ha sibilato ai cronisti che lo hanno visto uscire dal nosocomio su una sedia a rotelle: quella dell'arresto voluto dai giudici, e quella del voto 'traditorè dell'aula della Camera. Un'ambulanza lo ha portato fino alla sua casa di Cinto. Giunto alla villa, ha addirittura chiamato i carabinieri, arrivati dalla stazione di Lozzo Atestino, per capire cosa sarebbe successo.   
Nel foglio di dimissioni i medici spiegano che Galan non avrebbe necessità di ospedalizzazione, potendo essere curato con l'assistenza domiciliare. Cosa che adesso gli dovrà essere garantita nell'infermeria di Opera. I sanitari hanno prescritto che al paziente sia controllato il livello di glicemia ogni 4 ore, gli siano somministrate terapie per controllare le apnee notturne ed il diabete, e che rimanga con la gamba ingessata 'in scaricò.   
Per l'ex Doge del Veneto l'ultimo smacco, per oggi, sembrava quello dei colleghi deputati di Montecitorio che gli avevano votato contro, confermando il suo arresto. Il peggio invece è arrivato in serata, quando alla sua abitazione dopo sole sei ore sono arrivati i finanzieri

A tarda sera Galan è uscito dalla sua villa di Lozzo Atestino accompagnato da un'ambulanza, un'auto della polizia penitenziaria e diversi mezzi di forze dell'ordine in borghese. Galan condotto al carcere di Opera (Milano).

Caricamento commenti

Commenta la notizia