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Consiglio comunale, debiti fuori bilancio a Gela

GELA. “Siamo preoccupati, ci sono troppi ritardi nelle procedure d’approvazione dei debiti fuori bilancio arrivati in aula consiliare. Bisogna prendere una posizione e cercare di dare risposte ai creditori”. Sono i componenti della commissione comunale bilancio a lanciare il monito mentre si apprestano, per l’ennesima volta, a dare il loro via libera ad altri debiti che, a breve, dovrebbero giungere in aula. “Il problema – spiega il presidente della commissione Nuccio Cafà – riguarda non solo i ritardi nell’approvazione ma anche le spese supplementari da sostenere. Più passa il tempo e maggiori sono gli interessi di mora. Spesso capita che debiti fuori bilancio, magari da poche migliaia di euro, si trasformino in impegni economici molto più gravosi per le casse del comune. Si tratta, nella maggior parte dei casi, di debiti riconosciuti con tanto di sentenza passata in giudicato”. Le preoccupazioni vengono sposate anche da Giacomo Gulizzi e Salvatore Gallo, a loro volta membri della commissione. “Adesso – dicono – c’è la necessità di non danneggiare gli interessi dei creditori che erano già in lista per essere pagati. Tutti i debiti fuori bilancio cancellati dall’ordine del giorno del civico consesso devono essere reinseriti per non creare disparità di trattamento. Inoltre, vogliamo chiarezza sulla sorte dei debiti che superano la soglia dei trentamila euro”. Domani, è stata fissata una riunione allo scopo di fare il punto della situazione sul caso. L’incontro è stato voluto dal presidente del consiglio comunale Giuseppe Fava, in vista della fissazione di nuove sedute del civico consesso. “Ci incontreremo – ammette lo stesso Fava - per stabilire il da farsi sui debiti fuori bilancio ancora da votare. O si valutano in aula oppure, ciascuno di noi, dovrà assumerne tutte le conseguenze del caso”. Per queste ragioni, il presidente della commissione Nuccio Cafà si appella al primo cittadino Angelo Fasulo, suo compagno di partito. “C’è bisogno – dice – che il sindaco faccia il buon padre di famiglia. Non possiamo rischiare di ricevere altri moniti dai giudici della Corte dei conti dopo quello fattoci recapitare circa un anno fa. Il primo cittadino deve tentare di coinvolgere l’intero consiglio comunale senza escludere nessuno”. Il timore, infatti, riguarda proprio la scarsa partecipazione di diversi consiglieri alle riunioni convocate per la celebrazione del consiglio comunale. Senza buoni numeri in aula, difficilmente potranno raggiungersi risultati apprezzabili. Intanto, i creditori continuano a bussare alle porte di Palazzo di Città in attesa di poter avere chiarezza su quanto dovutogli. Il periodo estivo non aiuterà ad assicurare la massima affluenza in aula nonostante i moniti che arrivano da più parti.

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