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Il «118» a Caltanissetta nuovamente in ginocchio, personale in servizio è insufficiente

CALTANISSETTA. La postazione dove vengono gestite le emergenze è in...emergenza. Il 118 nisseno fa nuovamente i conti con la drammatica carenza di personale: all'appello mancano sette operatori di centrale. Sono undici rispetto ai diciotto in organico e il deficit costringe il primario Elio Barnabà a fare i salti mortali per far quadrare il cerchio con turni a volte allungati di due o tre ore. A smistare decine di richieste che arrivano dal centro Sicilia sono tre operatori di centrali la mattina, altri tre il pomeriggio e due la notte. Sono tutti, ovviamente, infermieri professionali la cui carenza è ormai diffusa in tutto l'ospedale. Il primario ha cercato di sondare la disponibilità di altri reparti ma le risposte sono state poco incoraggianti: le varie divisioni ospedaliere sono a corto di personale ed hanno grosse difficoltà a garantire il turnover delle ferie estive. È diversa la situazione invece al 118 sicuramente il punto nevralgico del pianeta-sanità dove, peraltro, gravitano ben tre province del centro Sicilia (la nostra, Agrigento ed Enna) con un carico di lavoro - specie quello del versante agrigentino - davvero notevole. «A stento - ha dichiarato Barnabà - riusciamo ad assicurare la copertura dei servizi e lo facciamo in maniera egregia. Siamo in trincea sotto ogni profilo e, come sta ormai avvenendo negli uffici pubblici o in altri reparti del Sant'Elia, chi va in pensione non viene più rimpiazzato. Sta succedendo anche da noi. Della situazione ho messo al corrente la direzione dell'Asp nella speranza che da quì a breve venga trovata una soluzione tampone». Il 118 nisseno nel solo 2013 ha effettuato oltre cinquantamila interventi.

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