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Allenamento in stile Marines Usa Copertoni e corde fanno da attrezzi

Inventato negli Stati Uniti, il «Bootcamp» è arrivato anche in Sicilia. La disciplina militare spopola nelle palestre. Uno sport che può essere praticato anche all’aperto

PALERMO. Un vero e proprio addestramento militare che consente di dimagrire e tonificare in poco tempo. Corsa, piegamenti, scatti e addominali sono gli ingredienti principali del nuovo allenamento fitness all'aperto stile marines: è il «Bootcamp». Nato negli Stati Uniti negli anni 90, si è subito diffuso in tutto il mondo arrivando con successo anche in Italia, dove recentemente è stato presentato al festival del fitness di Rimini. Nonostante siano ancora poche le strutture lo praticano, la nuova disciplina inizia a diffondersi anche in Sicilia attraverso le lezioni dei personal trainer.
È il caso, ad esempio, dell'Associazione sportiva dilettantistica «Fight Club» di Caltanissetta dove questa pratica è stata sperimentata con successo attraverso due workshop tenuti dal titolare e istruttore Giovanni Mirasole e da Andrea Failla. In un ambiente divertente che riprende la disciplina militare, ci si mette in gioco allenandosi in gruppo sotto la guida di un trainer esperto e qualificato. «I partecipanti, uomini e donne di circa 35 anni, erano entusiasti della pratica - racconta Mirasole - sia per la piacevolezza di un'attività fisica svolta all'aria aperta, sia per l'intensità dell'allenamento». In soli 30 minuti, infatti, si riescono a bruciare fino a 200 calorie e i benefici sono globali. «Raggiungere la massima performance e l'atleticità del corpo è la mission del lavoro - spiega Marco La Rosa, coach ISEF di Palermo specializzato in tecniche delle attività motorie -. Tonificazione e dimagrimento sono la conseguenza dell'allenamento, non l'obiettivo».
Nel dettaglio, «una lezione-tipo - aggiunge Mirasole - prevede una serie di esercizi semplici e brevi percorsi atletici tra cui piegamenti, saltelli, addominali e pettorali che consentono l'attività dell'intera muscolatura corporea. I partecipanti alla sessione di lavoro si allenano insieme attraverso esercizi singoli, di gruppo o a coppie». Questa metodologia risulta dunque «interessante da un punto di vista sia fisico che sociale e psicologico - sottolinea La Rosa -, perché tempra il carattere e, facendo gruppo, consente la socializzazione».
Ma «Bootcamp» significa anche dare spazio alla fantasia. «Per raggiungere ottimi risultati - continua Mirasole - è bene utilizzare il meno possibile gli attrezzi convenzionali». Ed ecco quindi che alberi, copertoni, corde, pietre e sacchetti pieni di sabbia sostituiscono i più classici bilancieri, manubri, cyclette e tappeti. «Per allenare la parte superiore del busto, ad esempio, si sfrutta una corda appesa al soffitto, utile per tirarsi su ed eseguire le trazioni con il busto. Al posto della cyclette si fa corsa marciata, sul posto o il salto alla corda. Gli avvallamenti del terreno vengono sfruttati per allenare le capacità di equilibrio. Scale e muretti si utilizzano per potenziare le gambe». Ma non solo. Insieme a questi speciali attrezzi, ci sono anche «oggetti di dimensioni irregolari come step, sacchi da box, spalliere, elastici, palle mediche e fitball». Inoltre, anche se la tradizione impone di allenarsi all'aperto con qualsiasi condizione atmosferica, è possibile praticare il Bootcamp anche negli spazi chiusi, a patto che siano ben attrezzati e sufficientemente ampi per essere sfruttati adeguatamente.

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