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Palermo, scuola un concorso intitolato a Fava

PALERMO.  Fare propria la lezione del giornalista Giuseppe Fava, ucciso dalla mafia a Catania il 5 gennaio 1984, e raccontare illegalità e ingiustizie inferte al proprio territorio attraverso foto, articoli e video in grado di stimolare il senso civico e il proprio impegno contro le mafie.  È l'obiettivo del concorso promosso dal ministero dell'Istruzione e dalla Fondazione Fava, in collaborazione con l'Ansa, che il prossimo 3 giugno a Roma, nella sede del Miur, premierà le scuole vincitrici.     
Il bando, dedicato a Fava e intitolato «News contro le mafie. Apri la finestra sulla tua città e raccontaci dove vedi la mafia, l'illegalità e le ingiustizie», ha previsto diverse categorie di elaborati. Per la sezione 'Testi giornalisticì il primo classificato è l'istituto di Torino 'Ipia G. Planà con «Una finestra sulla verità», lavoro che ha citato l'operazione Minotauro contro gli esponenti della 'ndrangheta a Torino e ha studiato gli atti processuali sul sequestro di un bene mafioso, poi restituito alla comunità. Per la categoria 'prodotti multimedialì si sono classificati ex aequo il liceo statale 'Virgiliò di Milano con «Democrazia e lobby: la legalità si gioca d'azzardo», e il liceo classico di Parma 'G.D. Romagnosì con «Realizzare la giustizia, difendere la libertà», premiati per « la ricerca giornalistica e il racconto efficace della penetrazione della criminalità organizzata dentro il tessuto sociale ed economico». Per le fotografie ha vinto il liceo artistico 'Sidernò di Reggio Calabria con «Guarda la legalità in faccia», scelto dalla giuria per «l'effetto tra immagine e slogan e il tentativo di far emergere anche le diversità di genere». Due menzioni speciali sono anche andate al liceo linguistico di Palermo Ninni Cassarà per il lavoro «Mafia: è davvero cosa nostra?» e al liceo Elsa Morante di Napoli per il lavoro «Sveliamoci», che ha vinto fuori concorso. Il lavoro dell'istituto di Palermo ha segnalato le contraddizioni della città e le tante complicità «l'indifferenza è il vero male - scrivono i ragazzi - Se si cambia, cosa nostra non sarà più nostra, nè, si spera, di nessuno».     Gli studenti delle scuole vincitrici svolgeranno anche uno stage giornalistico presso la redazione dell'Ansa

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