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Sagra e scrutatori, a Riesi ancora «scintille»

RIESI. Cala il sipario sulla sagra dei prodotti tipici locali ma si accende il dibattito politico sul modo di operare dell’amministrazione in merito all’organizzazione dell’evento. Critico il presidente del Nuovo Centrodestra Eugenio Di Francesco. «Abbiamo assistito alla sagra, iniziativa molto apprezzata e ben organizzata dagli esperti dell’associazione La Vela - dice Di Francesco -. Si è penalizzato il centro storico per organizzare l’evento ai margini della città. Alla manifestazione erano assenti Pro Loco ed altre associazioni. Perché non sono state coinvolte? Quanto è stato speso per realizzare la sagra? L’Ente ha erogato contributi economici e quelli richiesti alla gente per l’acquisto di prodotti sono stati destinati a commercianti, Ente o ad organizzatori? Il resoconto di spese e entrate è previsto dall’operazione trasparenza». Pronta la replica dell’assessore Salvatore Sardella: «I contributi erogati dal Comune a chi ha organizzato la sagra sono pubblici ed i relativi atti si possono visionare. Abbiamo dato mandato ad un’associazione per organizzare la sagra. Il Comune non ha avuto nessun introito dalla vendita dei prodotti ma ha speso soldi per acquisto di panini e altro. Certamente si è preferito un sito periferico per garantire sicurezza e viabilità. Siamo sempre aperti a consigli e critiche costruttive e non a quelle fatte soltanto dopo gli eventi».

Il Ncd disapprova anche le scelte effettuate per la nomina degli scrutatori e per il nuovo orario di apertura del Comune. «Il criterio di scelta degli scrutinatori per le Europee era apparso alquanto trasparente visto che si è optato per il sorteggio – aggiunge Di Francesco - adottato però soltanto per reclutare alcuni scrutatori, per altri si è utilizzato il vecchio sistema delle nomine, parentali e amichevoli, trattando disoccupati e bisognosi da figliastri. Mi meraviglia il sistema utilizzato da partiti, che della legalità ne fanno una bandiera. I nominativi sono sotto gli occhi di tutti. Si può diminuire la spesa pubblica tramite riduzione di dirigenti e relative indennità. Un rientro pomeridiano va garantito, non si può penalizzare il personale con l’apertura del sabato». «Sono stati scelti con sorteggio gli scrutatori di 13 su 15 sezioni – ribatte il sindaco Salvatore Chiantia – la scelta è poi ricaduta su persone bisognose che speravano di essere nominate. Mi ritengo offeso con chi pensa che ho optato per raccomandazioni. Non reputo penalizzante prestare servizio il sabato, giorno lavorativo per tanti. Ho proposto anche 2 rientri pomeridiani ma qualcuno era già disposto a rivolgersi al giudice del lavoro. Al momento non è possibile ridurre i dirigenti che pur assumendosi responsabilità, percepiscono remunerazioni mensili di 350 euro al netto».

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