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Gela, intesa raggiunta sulla raffineria: 100 assunzioni

GELA. Dovranno essere cento i metalmeccanici di Smim e Tucam da assumere invece dei 45 annunciati la scorsa settimana. La decisione che è scaturita dall’incontro nisseno alla presenza del prefetto Carmine Valente, dei segretari provinciali di Fiom, Fim e Uilm, oltre ai rappresentanti di Raffineria e Confindustria Centro Sicilia, ha permesso di sospendere i blocchi delle strade di accesso alla fabbrica Eni. Adesso la parola passerà agli amministratori delle imprese Sicilsaldo e Ergo Meccanica, assenti al tavolo prefettizio, vincitrici della gara d’appalto per i contratti quadro di manutenzione nella fabbrica di contrada Eni Piana del Signore.
Stando a quanto deciso a Caltanissetta, le assunzioni dei cento lavoratori dovrebbero essere definite entro il mese di giugno. Ai metalmeccanici di Smim e Tucam sarà garantita una precedenza sulle assunzioni possibili, indicata anche nel verbale redatto in prefettura, anche rispetto alle tute blu delle ormai ex imprese Implaca e Comeco in attesa di tornare a varcare i tornelli del petrolchimico ormai da due anni. La protesta sfociata nei blocchi stradali era stata avviata dagli operai delle società Smim e Tucam che non sono riuscite a accaparrarsi il contratto quadro di manutenzione passando la mano proprio a Sicilsaldo ed Ergo Meccanica. La decisione è stata comunicata agli operai impegnati nei presidi stradali direttamente dai segretari sindacali, Orazio Gauci, Angelo Sardella e Nicola Calabrese.
L’incontro chiarificatore è stato fissato per domani. La riunione che si terrà nella sede nissena di Confindustria Centro Sicilia, sarà determinante a capire se le cento assunzioni concordate potranno effettivamente concretizzarsi. Allo stato attuale, sono circa centoquarantacinque gli operai dell’indotto Eni in esubero, compresi quelli finiti nella lista di disponibilità prevista da un protocollo datato luglio 2012. Gli operai in protesta, davanti all’apertura giunta dalla prefettura, hanno deciso di sciogliere i blocchi. Ieri mattina, l’ingresso in stabilimento è stato regolare. L’intesa in prefettura è stata favorita anche dalla mediazione dei manager di raffineria, Bernardo Casa (amministratore delegato Rage)e Claudio Zacchigna (presidente Rage), e del presidente di Confindustria Centro Sicilia Carmelo Turco.

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