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Dell'Utri in Libano, domani l'udienza per la convalida di arresto

BEIRUT. Marcello Dell'Utri si presenterà domattina molto presto di fronte al magistrato libanese a Beirut nell'udienza preliminare per la convalida del suo arresto. Lo hanno detto all'ANSA fonti della polizia libanese a Beirut.
Marcello Dell'Utri è stato arrestato ieri in un lussuoso albergo di Beirut, alle 10.30 ora locale (le 9.30 in Italia) dalla polizia libanese e da un funzionario della polizia italiana che ha preso parte all'operazione. Al momento l'ex senatore è tenuto in custodia dal Dipartimento di intelligence della polizia libanese.


"E' un'offesa all'intelligenza ed è contrario alla logica più elementare ritenere che Marcello
Dell'Utri abbia deciso di sottrarsi alla giustizia italiana fuggendo in un paese straniero dove ha usato il proprio passaporto, la propria carta di credito e il proprio cellulare e dove si è registrato in albergo con il proprio nome". Lo dice all'ANSA l'avvocato Giuseppe Di Peri, legale di Marcello
Dell'Utri. "Chi vuole fuggire - aggiunge - non sceglie certo uno stato che ha un trattato di estradizione con l'Italia". "Tutto ciò - conclude l'avvocato - dimostra in modo inconfutabile che non si è trattato affatto di un pianificato tentativo di fuga".


Marcello Dell'Utri non si muoverà per tutta la giornata di oggi dalla camera di sicurezza dove è rinchiuso da ieri mattina nel quartier generale della polizia libanese a Beirut. Lo hanno detto all'Ansa fonti della polizia locale. In questa cella - precisano sempre le fonti - Dell'Utri ha passato la notte scorsa in modo tranquillo e senza alcun problema, e passerà anche questa notte in attesa domattina presto di recarsi al tribunale per l'udienza che convaliderà il suo arresto.


 Dell'Utri non si aspettava di essere fermato la notte tra venerdì e sabato scorsi nell'albergo Phoenicia di Beirut. A dirlo all'Ansa è uno dei dirigenti della polizia locale che ha partecipato al fermo dell'ex senatore italiano.   
«Non c'è stata nessuna irruzione nè si è trattato di un'operazione speciale» ha detto la fonte che preferisce rimanere anonima «Ci siamo presentati al banco dell'albergo, chiedendo di salire in camera del ricercato italiano. Abbiamo bussato alla porta della camera, una delle camere ordinarie dell'albergo, ci ha aperto e fatto entrare senza opporre resistenza». La fonte ha aggiunto che Dell'Utri «non si aspettava di essere fermato» ma che era «tranquillo», e che «ci ha seguito al commissariato. Non era arrabbiato, nè triste - ha concluso la fonte - era molto tranquillo».

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