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San Cataldo: reddito minimo, c’è la proroga fino a giugno

SAN CATALDO. Buone notizie per i 49 ex Rmi (Reddito minimo d’inserimento) in forza a palazzo delle Spighe. L’assessorato regionale alla Famiglia, ieri ha pubblicato la ripartizione fra i vari Comuni dei 4 milioni e 400 mila euro, destinati a tutti i lavoratori del reddito minimo dell’Isola per la prosecuzione dei cantieri per il 2014.
A San Cataldo sono stati destinati 134,376,26 euro, che dovrebbero bastare per i cantieri fino a giugno o luglio. A renderlo noto è il segretario della Cgil - Flai, Manuel Bonaffini, il quale insieme al deputato regionale Giuseppe Arancio e al segretario di organizzazione del Pd di Caltanissetta, Salvatore Porsio, nei giorni scorsi, si sono recati a Palermo, per cercare di accelerare l’iter burocratico visto che alcuni cantieri di servizio della provincia, erano in scadenza. Un lavoro certosino, che alla fine ha evitato che alcuni cantieri, San Cataldo compreso, venissero sospesi.
«Abbiamo assicurato la continuità del lavoro ai beneficiari dell’ex reddito minimo di inserimento - dice Bonaffini - dopo la pubblicazione della ripartizione fra i Comuni. Adesso attendiamo che la Regione eroghi i finanziamenti, per dare delle sicurezze ai beneficiari del sussidio. Si tratta di persone volenterose che svolgono bene il proprio lavoro, con famiglie a carico ai quali deve essere data la possibilità di portare a casa dei soldi per provvedere ai bisogni dei loro cari».
«Ci siamo impegnati - dice Salvatore Porsio - per evitare che molti cantieri che erano in scadenza venissero eliminati per mancanza di fondi. I beneficiari del l’ex reddito minimo, non avrebbero avuto altro modo per guadagnare e la disperazione molte volte è cattiva consigliera, dovevamo fare il possibile per evitare che si creassero delle situazioni poco piacevoli. Stiamo attendendo inoltre l’approvazione della finanziaria bis, per capire se la Regione, dopo la prima tranche destinata a questi soggetti, troverà nuove risorse per far proseguire i cantieri per tutto l’anno, facendo guardare gli ex Rmi al futuro con maggiore ottimismo».

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