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Caltanissetta, trappola web per impiegato e pensionato

L’impiegato è stato contattato da un sedicente rappresentante dell’ Uschip (società realmente esistente del ramo trasporti) che ha fornito le modalità di pagamento e consegna del mezzo, quest’ultima mai avvenuta

CALTANISSETTA. Il web come una vera e propria trappola. Si moltiplicano le frodi informatiche e le ultime due - seppur di importi diversissimi - hanno veramente dell'incredibile: un impiegato è stato alleggerito di 4500 euro per l'acquisto di un'auto, un pensionato appena 40 euro dopo aver partecipato ad un concorso fasullo. Emblematica la truffa ai danni dell'impiegato trentaquattrenne che aveva visualizzato un’auto in vendita in un noto sito di annunci on line. Interessato all'acquisto ha contattato l'inserzionista a mezzo mail fissando il prezzo d'acquisto del mezzo. Il venditore rappresentava che, trovandosi all'estero per motivi di lavoro, avrebbe potuto pattuire le modalità di pagamento attraverso una società (la Uschip) della quale ha fornito l’indirizzo di posta elettronica e numero di telefono. L'impiegato il giorno dopo è stato contattato da un sedicente rappresentante dell Uschip (società realmente esistente, operanti nel ramo trasporti) che forniva le modalità per il pagamento e la consegna del mezzo. L'acquirente pertanto versava un anticipo di 2250 sul conto fornito dal sedicente rappresentante, ma qualche giorno dopo lo stesso funzionario lo ricontattava chiedendo il versamento a saldo poichè la bisarca con il mezzo era ferma alla dogana fra Francia e Italia e pertanto serviva l'ulteriore integrazione di duemila euro per sdoganarla. Da quel momento il funzionario non ha più risposto al telefono ingenerando forti sospetti nell'impiegato il quale dopo aver contattato l'Uschip apprendeva che quel sedicente rappresentava non figurava fra i ruoli della società. Poi ha presentato denuncia di furto in questura. E sempre alla polizia si è rivolto un pensionato nisseno di 68 anni il quale navigando sul sito internet (www.ilsole24ore.it) cliccava su una finestra che proponeva di rispondere alle domande di un sondaggio. Il pensionato ha puntualmente risposto alle domande del questionario e al termine veniva informato che avrebbe avuto diritto ad un omaggio da scegliere fra quattro oggetti, effettuando un pagamento di due euro (spese di spedizione) che doveva avvenire a mezzo carta di credito. Il pensionato ha scelto un televisore, ha inserito i dati dell sua carta di credito, ma il televisore non è mai arrivato. Successivamente, collegandosi con il proprio conto on line, si vedeva addebitata la somma di quasi quaranta euro.

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