Questo sito contribuisce all’audience di Quotidiano Nazionale

Pronta la Finanziaria bis, tagli per cento milioni

Ridotti i budget per gli Enti collegati che impiegano 26 mila dipendenti. Cultura e sport sono tra i settori più penalizzati. Le carte della manovra depositate ieri all’Ars: da martedì al via la discussione in commissione bilancio

PALERMO. Tagli alle leggi di spesa per 100 milioni, decine di capitoli azzerati. Ieri i documenti della nuova Finanziaria sono stati depositati, da martedì via alla discussione in commissione Bilancio. La tabella 1 nella nuova formulazione della Finanziaria presenta corposi tagli, dopo l’impugnativa del Commissario dello Stato che aveva interamente bocciato l’allegato. Dei 270 milioni di euro previsti inizialmente, ne restano stanziati 170, soprattutto per garantire il pagamento degli stipendi.
Conto salato per lo sport e la cultura. Saltano i fondi per le iniziative di carattere culturale ed artistico, il contributo al Museo d’Arte Moderna di Palermo, i fondi ad enti e associazioni teatrali private (per le rassegne, le attrezzature, la gestione delle sale, l’opera dei pupi), le convenzioni con le società sportive.
Vengono completamente azzerati alcuni capitoli della Protezione civile e per gli interventi in caso di calamità, nei capitoli che si salvano restano stanziati circa 2 milioni e mezzo di euro. Non c’è più un euro per consulenze e per il personale a tempo determinato dell’ufficio di Bruxelles (solo 78 mila euro per il personale esterno). Colpite anche le imprese, viene azzerato il Fondo per la propaganda dei prodotti siciliani e saltano i contributi per progetti legati all’artigianato, i contributi sugli interessi delle anticipazioni per la cessione dei crediti, il rimborso delle quote Irap.

Zero euro nel capitolo dei sussidi straordinari ad istituzioni di beneficenza, in quelli per gli interventi di assistenza, per gli emigrati, per il Fondo per l’occupazione dei disabili. Non ci sarà nessun indennizzo per gli agricoltori danneggiati dalla fauna selvatica, annullate le spese per la convenzione con l’Agea. Azzerati alcuni capitoli che riguardano l’Istituto per l’incremento ippico e quello Zootecnico, l’Esa (per il quale restano 8 milioni e 800 mila euro), il settore della pesca (in particolare il contributo gasolio e la vigilanza), interventi nel settore delle riserve naturali e il settore forestale.
I capitoli che non sono azzerati subiscono comunque tagli corposi, che incidono meno sugli enti che danno lavoro a 26 mila siciliani. Si tratta soprattutto di Irsap (al quale vanno 9 milioni e 200 mila euro), Ente minerario e Resais. Taglio pesante per i Consorzi di bonifica, per i quali sono stanziati 22 milioni di euro (a fronte dei 29 della precedente stesura). All’Irvos vanno poco meno di due milioni di euro.
Agli Ersu vanno quasi 15 milioni di euro, quasi 14 invece alle Università di Palermo, Catania e Messina per le borse di studio per le scuole di specializzazione in Medicina e Chirurgia. Sei milioni e mezzo i fondi per l’Arpa, nove milioni per le riserve naturali.
Undici milioni e 800 mila euro vanno al Teatro Bellini di Catania, oltre sette milioni alla Fondazione Orchestra Sinfonica Siciliana, più di sei milioni al Massimo di Palermo. E ancora: due milioni e mezzo al Biondo di Palermo, tre milioni e mezzo al Teatro di Messina, un milione e 600 mila euro allo Stabile di Catania. Per Taormina Arte stanziati 900 mila euro e 350 mila per le Orestiadi di Gibellina, mezzo milione di euro per l’Istituto per il Dramma Antico.
Taglio di un milione di euro per l’Arma dei carabinieri, un altro milione mezzo va ai centri interaziendali per l’addestramento professionale, un milione e mezzo anche per gli interventi nelle zone colpite da calamità. Sette milioni e mezzo sono le indennità per i pazienti affetti da talassemia.
Due milioni e 400 mila euro vanno ai consorzi universitari, al buono scuola sono stati destinati un milione e 200 mila euro, 550 mila euro per il polo universitario Kore di Enna.

Caricamento commenti

Commenta la notizia